Minaccia navale. Sono in corso nuove esercitazioni militari congiunte di Cina e Russia
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hanno portato parte della loro flotta nel Mar del Giappone, dove coordinano le loro forze armate marittime
Linkiesta4.8.2025 lettura 2’
Mosca e Pechino hanno portato parte della loro flotta nel Mar del Giappone, dove coordinano le loro forze armate marittime. Fanno operazioni di ricerca e soccorso, guerra antisommergibile e difesa aerea
Lo scorso 31 luglio un sottomarino della Marina cinese ha fatto scalo in un porto russo per partecipare a un’esercitazione congiunta nelle acque del Pacifico. È la prima volta che una nave di un certo prestigio appartenente a Pechino – è il “Great Wall 210”, intitolato alla Grande Muraglia cinese, unità della classe Kilo – attracca in un porto della Russia, in quello di Vladivostok per la precisione. È un evento di grande portata simbolica, che certifica una cooperazione sempre più stretta tra Pechino e Mosca sul piano navale.
L’esercitazione bilaterale è la “Maritime Interaction 2025” e si concluderà domani. Si sta svolgendo nel Mar del Giappone, che bagna le coste di Giappone, Russia, Corea del Sud e Corea del Nord. In generale, questo tipo di operazioni militari congiunte tra Cina e Russia – mai solo cosmetiche – si svolgono dal 2012: lo fanno per mettere alla prova il coordinamento tra le loro forze armate e inviare un segnale di deterrenza agli avversari. Le ultime erano avvenute nel 2024, al largo delle coste della Cina meridionale. Inoltre, Russia e Cina hanno firmato un partenariato strategico «senza limiti» poco prima dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.
Stavolta, stando a quanto comunicato dalla Flotta del Pacifico della Marina russa, le manovre includono esercitazioni congiunte di ricerca e soccorso, guerra antisommergibile, difesa aerea e tiri navali a fuoco reale. Rai News riporta che a guidare il gruppo navale russo è il cacciatorpediniere Admiral Tributs (564), affiancato dalla corvetta Gromkiy (335), dal sottomarino Volkhov (B-603) e dalla nave per il soccorso sottomarino Igor Belousov. Dalla parte cinese, il cacciatorpediniere CNS Shaoxing (134) guida una task force composta anche dal cacciatorpediniere CNS Urumqi (118), dalla nave rifornitrice CNS Qiandaohu (886), dalla nave di soccorso sottomarino CNS Xihu (841) e, appunto, dal sottomarino Great Wall 210.


