E MENO MALE CHE I TALEBANI ERANO CAMBIATI – IL MOVIMENTO CHE GUIDA L’AFGHANISTAN ANNUNCIA
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LA CHIUSURA DI TUTTE LE ONG NAZIONALI E STRANIERE CHE IMPIEGANO DONNE – CHE DICONO ORA LE ANIME BELLE CHE AVEVANO CREDUTO
30.12.2024 dagospia.com lettura1’
ALLA FAVOLA DEI JIHADISTI DIVENTATI IMPROVVISAMENTE “MODERATI” (LO STESSO ERRORE DI GIUDIZIO CHE STANNO FACENDO CON AL JOLANI IN SIRIA)? QUALCUNO HA SENTITO UNA PAROLA DALLE FEMMINISTE, CHE L’8 MARZO SCORSO PROTESTAVANO CONTRO IL GENOCIDIO A GAZA?
AFGHANISTAN: TALEBANI ORDINANO CHIUSURA PER ONG CHE IMPIEGANO DONNE
(Adnkronos) - I Talebani hanno annunciato la chiusura di tutte le Ong nazionali e straniere che operano in Afghanistan e che impiegano donne. La decisione arriva due anni dopo aver intimato alle Ong di sospendere l'impiego di donne afghane, presumibilmente per motivi legati all'obbligo di indossare il velo islamico.
In una lettera pubblicata su X, il Ministero dell'Economia di Kabul ha avvertito che il mancato rispetto dell'ultimo ordine porterà le Ong a perdere la licenza di operare in Afghanistan. Il ministero ha ribadito inoltre di essere responsabile della registrazione, del coordinamento, della direzione e della supervisione di tutte le attività svolte dalle organizzazioni nazionali e straniere.
talebani - afghanistan
Secondo la lettera, il governo ha nuovamente ordinato l'interruzione di tutte le attività femminili nelle istituzioni non controllate dai Talebani. ''In caso di mancata collaborazione, tutte le attività di quell'istituzione saranno cancellate e anche la licenza di attività concessa dal ministero sarà annullata''. I Talebani hanno già vietato alle donne l'accesso a molti lavori e alla maggior parte degli spazi pubblici, oltre ad averle escluse dall'istruzione oltre la prima media.
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30 Dicembre 2024 - 09:38 Ygnazia Cigna open.online
«Vedere le donne lavorare in cucina, nei cortili o raccogliere l’acqua dai pozzi può portare ad atti osceni», recita il provvedimento
Continua a intensificarsi, senza tregua, la repressione della libertà delle donne in Afghanistan. Ora, un nuovo decreto emesso dai talebani al potere vieta la costruzione di finestre che possano dare su aree frequentate dalle donne, come «cortili, cucine o pozzi». Non solo: le finestre esistenti che permettono una visibilità su questi spazi devono essere murate. Il provvedimento, firmato dal leader supremo dei talebani e pubblicato dal portavoce Zabihullah Mujahid su X (ex Twitter), stabilisce che «vedere le donne lavorare in cucina, nei cortili o raccogliere l’acqua dai pozzi può portare ad atti osceni». Con questa affermazione, le autorità talebane giustificano il controllo sempre più rigido sulle abitazioni private, imponendo alle autorità locali e agli altri dipartimenti di monitorare i cantieri per garantire che non sia visibile alcuna scena che mostri donne in attività quotidiane. In caso di violazioni, i proprietari delle case devono costruire muri o altre barriere per ostruire la vista.
Il controllo totale sulla vita delle donne
Si tratta di un nuovo atto di oppressione che si inserisce in un quadro più ampio di misure che, dal ritorno dei talebani al potere nell’agosto 2021, hanno progressivamente escluso le donne dalla vita pubblica e le hanno costrette a rimanere dentro i confini delle loro case. Le Nazioni Unite hanno denunciato l’instaurarsi di un «apartheid di genere» in Afghanistan, dove le donne sono state bandite dalle scuole secondarie e dall’università, hanno visto limitata la loro partecipazione al mondo del lavoro e sono state escluse dall’accesso a parchi e spazi pubblici. Le recenti leggi talebane hanno continuato a restringere ulteriormente i diritti delle donne, proibendo loro persino di cantare o recitare poesie in pubblico, e diverse emittenti locali hanno smesso di trasmettere voci femminili. da open.online
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