Addio a John Kinsel, eroe del codice Navajo della Seconda guerra mondiale

John Kinsel, 107 anni, era uno degli ultimi messaggeri del codice della tribù indiana per trasmettere segretamente

NEW YORK, 22.10 2024, 16:56 di Alessandra Baldini ansa.it

Addio a uno degli ultimi code talker: John Kinsel, uno dei 400 guerrieri Navajo che durante la Seconda guerra mondiale usarono la lingua ormai semi estinta dei loro antenati per non farsi capire dai giapponesi che cercavano di intercettare le comunicazioni militari, è morto in Arizona a 107 anni.

   John, che aveva servito nei Marines tra il 1942 e il 1946, faceva parte del secondo gruppo di Navajo addestrati come trasmettitori in codice nella base di Camp Elliott in California, dopo il primo gruppo di 29 che aveva sviluppato il codice per l'uso in guerra.

L'ultimo di quel primo gruppo, Chester Nez, è morto dieci anni fa a 93 anni. Il codice, con tanto di dizionario di 200 parole, non fu mai decrittato durante la guerra e solo nel 1968 il Pentagono aveva tolto il segreto consentendo ai code talker come Kinsel di esser celebrati in pubblico per il loro contributo alla vittoria sul Giappone.

   Sulla missione dei code talker era arrivato Hollywood nel 2002 con il film 'Windtalkers' di John Woo con protagonisti Nicolas Cage, Adam Beech e Roger Willie.

   Decorato nel 2001 con la medaglia d'argento del Congresso, Kinsel era stato assegnato al nono reggimento dei Marines e dietro le quinte prese parte alle battaglie di Bougainville (a Papau Nuova Guinea), Guam e Iwo Jima. Nel 2019, in un'intervista con l'Arizona Republic, l'allora già centenario aveva rievocato l'addestramento con altri 25 marine durante il quale erano state sviluppate nuove parole in codice come quelle per 'carro armato' e 'aereo'. Dopo la sua morte solo due code talkers sopravvivono: Thomas Begay e Peter MacDonald, entrambi ultranovantenni.

   I messaggi cifrati dei 'parla-codici' transitavano indenni su telefoni e radio in tutto il Pacifico. I crittografi giapponesi non riuscirono mai a venirne a capo perché la lingua di partenza, priva di una forma scritta, era parlata solo nel Sud Ovest degli Stati Uniti e solo una trentina di non Navajo ne erano a conoscenza. Alle capacità dei Navajo, la loro velocità e l'accuratezza in feroci battaglie dalle Isole Marshall a Iwo Jima è attribuito il merito di aver salvato migliaia di vite di soldati americani e di aver abbreviato il corso della guerra. I Marines gli avevano insegnato il Morse e i sistemi a base di luci usati per trasmettere messaggi tra navi, loro avevano ideato il codice, sostituendo termini militari con parole Navajo: tartaruga era un carro armato, un kamikaze era lo sparviero, l'aereo spia il gufo, l'incrociatore una balena.

   Quando poi c'erano termini che non rientravano nel vocabolario si decise di trasmetterli lettera per lettera, usando una parola Navajo il cui equivalente in inglese iniziasse con la lettera voluta.

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