APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI
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COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA
4.10.2024 19:42 dagospia.com lettura2’
PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO
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Da qui al 5 novembre, quando si apriranno le urne presidenziali americane, fin dove si spingerà Benjamin Netanyahu, approfittando del vuoto di potere alla Casa Bianca?
Non è assolutamente difficile prevederlo, perché l'ha detto lo stesso Bibi quando ha annunciato che Israele andrà a liberare Teheran dalla dittatura degli ayatollah (chi glielo ha chiesto, non si sa).
Quindi, un assalto alla testa del serpente per indebolire quell’''asse del male” da cui si sente minacciato, e nello stesso tempo far felici i sunniti arabi. Gli ayatollah martedì hanno sganciato 200 missili balistici verso Israele, che hanno prodotto il nulla: una vittima, e persino palestinese.
Un atto che va considerato poco più di una necessaria offensiva dimostrativa, per rispondere ai numerosi ceffoni ricevuti da Tel Aviv: la morte di Ismail Haniyeh, capo di Hamas, a Teheran, l’esplosione di centinaia di cercapersone e walkie-talkie in mano ai miliziani di Hezbollah, e infine, il colpo più grosso, l’uccisione di Hassan Nasrallah a Beirut.
Il regime iraniano ha intimato a Netanyahu di non togliersi dalla testa di colpire Teheran, pena una risposta militare, questa volta vera. Quel che temono in Israele è che la macchina bellica di Khamenei possa saldarsi a quella degli altri paesi ostili, tutti pupazzi nelle mani di Teheran (Gaza, Libano, Cisgiordania, Yemen, Siria, Iraq, Iran)
Se dovessero attaccare contemporaneamente Iran, Houthi, Hezbollah, Hamas, magari con qualche terrorista sul campo in Cisgiordania, i pasdaran e gruppi armati di Siria e Iraq, Yemen e Libano, tenere botta non sarebbe facile, persino per la super difesa israeliana, supportata da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia.
A dover evitare l’escalation definitiva tocca sempre agli americani. Poiché “Bibi” ha sfanculato ogni appello di Biden alla prudenza e alla moderazione, gli 007 della Cia stanno provando a sminare il campo, giocando su più tavoli. Una volta mettono in guardia Tel Aviv, un’altra avvertono Teheran, in un gioco delle parti che punta a minimizzare il danno.
Ci sarebbe infatti la manina della Cia dietro l’avvertimento di Khamenei a Nasrallah. Due settimane prima che gli piovesse in testa l’ira di Dio, il capo di Hezbollah era stato “avvisato” dal suo dante causa dell'imminente tentativo di ucciderlo.
E chi aveva messo la pulce nell’orecchio alla guida suprema? Lo zio Sam. Lo stesso è accaduto martedì con l’attacco iraniano: Israele è stata avvisata con molto anticipo dai servizi americani, che evidentemente erano stati preallertati da quelli del regime.