L’annuncio di Israele: «Nasrallah è morto»
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Questa mattina fonti vicine a Hezbollah lo davano come «non raggiungibile»
28 Settembre 2024 - 10:14 di Alba Romano. open.onlineletura3’
Hasan Nasrallah, il capo di Hezbollah, è morto. Lo ha annunciato un portavoce dell’esercito israeliano, precisando che il leader del gruppo terroristico libanese è morto durante gli attacchi dell’Idf contro il suo quartier generale a Beirut. Le voci sulla possibile morte del leader del Partito di Dio si rincorrono da ieri, venerdì 27 settembre. «A seguito di informazioni precise fornite dall’Idf e dall’apparato di sicurezza israeliano, i caccia dell’aviazione militare israeliana hanno effettuato un attacco mirato al quartier generale centrale dell’organizzazione terroristica Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nell’area di Dahieh a Beirut», affermano le forze armate israeliane. Questa mattina, fonti vicine a Hezbollah, scrive Reuters, davano Nasrallah come «non raggiungibile». L’agenzia di stampa iraniana Tasnim sostiene invece che sarebbe vivo. Ma ufficialmente si tace. Negando «le affermazioni del nemico sulla presenza di armi o di nascondigli di armi negli edifici civili che ha bombardato nella periferia meridionale». L’Idf aveva specificato di aver compiuto raid mirati su edifici nei quali potevano essere conservate armi riconducibili al movimento islamista.
Il destino del capo di Hezbollah
Una fonte vicina al vicina al movimento sciita libanese aveva detto in precedenza che Nasrallah «sta bene». L’agenzia di stampa iraniana Tasnim aveva riferito che il leader «si trova in un luogo sicuro ed è ancora vivo». Un alto funzionario della sicurezza iraniana ha affermato che Teheran stava controllando il suo stato. Ieri sera, il portavoce dell’esercito israeliano (Idf), Daniel Hagari, aveva detto che L’Idf stava ancora esaminando i risultati del suo attacco al quartier generale di Hezbollah a Beirut, dove si ritiene ci fosse anche Nasrallah. L’esercito israeliano ha avvertito i civili in alcune zone della roccaforte di Hezbollah a sud di Beirut di evacuare l’area prima di condurre il secondo bombardamento nella zona di Tiro. L’Idf ha riferito che i suoi attacchi aerei hanno ucciso «Muhammad Ali Ismail, il comandante dell’unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano, e il suo vice». Oltre ad «altri alti funzionari».
Nascosto dal 1993
Nasrallah nel 1992 ha ereditato il bastone del comando da Abbas Musawi, ucciso da missili sparati da un elicottero israeliano. 64 anni, da tempo agisce da remoto ed è circondato da un sistema di sicurezza composto da più uomini. Appare raramente in pubblico dopo la guerra tra il suo movimento e l’esercito israeliano nell’estate 2006. Che si è conclusa secondo lui con una «vittoria divina». La sua residenza è segreta. Nasrallah ha trasformato Hezbollah in una forza politica rappresentata in parlamento e nel governo. Ha sviluppato l’arsenale del suo gruppo, che secondo lui dispone di 100 mila combattenti e di armi potenti, tra cui missili ad alta precisione. Dall’inizio della guerra di Gaza ha aperto e gestito il fronte libanese.
L’attacco con i cercapersone
Tra il 17 e il 18 settembre il sistema di comunicazione di Hezbollah, fatto di pager cercapersone, è stato colpito dall’esplosione combinata dei dispositivi e delle ricetrasmittenti. La settimana successiva l’Idf ha lanciato una campagna di bombardamenti. Provocando più di 500 morti in poche ore. Nell’attacco potrebbero essere morti, o comunque colpiti, il presidente del consiglio esecutivo di Hezbollah e cugino di Nasrallah, Hashem Safieddime, e il parlamentare del partito Alì Ammar. Secondo alcuni report citati da Channel 12, Zainab Nasrallah, figlia del segretario generale di Hezbollah, è stata uccisa nell’attacco. Intanto la Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha convocato una sessione d’emergenza del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale presso la sua abitazione.
Il raid
I social libanesi hanno mostrato le immagini delle vaste deflagrazioni, scoppi multipli in successione, coltri di fumo nero e rosso che si sono alzate su un’area che comprende l’intero blocco di edifici residenziali centrato dai caccia israeliani nelle fondamenta. Secondo la stampa del Paese dei Cedri, sei palazzi sono stati rasi al suolo e circa 20 missili sono stati sparati dagli aerei da combattimento partiti dalle basi nel Golan, provocando almeno due morti e 76 feriti. Gli Stati Uniti, hanno riferito funzionari israeliani, sono stati informati del raid prima che fosse messo a segno. Ma il Pentagono ha negato dicendo che il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant, mentre seguiva l’operazione in corso dal bunker di Tel Aviv.
Commenti
AL POTERE DAL 1992, È IL SUCCESSORE DI ABBAS AL-MUWASI CHE VENDICÒ CON L’ATTENTATO ALL’AMBASCIATA ISRAELIANA A BUENOS AIRES – DAL 2006 NON È PIÙ APPARSO PIÙ IN PUBBLICO – CON LE ULTIME OPERAZIONI, IL MOSSAD HA FATTO A PEZZI LA “RETE” CHE LO PROTEGGEVA –
SECONDO ISRAELE, È STATO ELIMINATO ANCHE IL NUMERO TRE DI HEZBOLLAH, ALI KARKI, COMANDANTE DELL'ORGANIZZAZIONE NEL SUD DEL LIBANO... – VIDEO
https://www.repubblica.it/esteri/2024/09/28/news/hassan_nasrallah_hezbollah_leader_morte_israele-423523053/?ref=RHLF-BG-P1-S2-T1
da dagospia.com oggi
Hassan Nasrallah “è morto” nell’attacco al bunker, la storia da recluso del leader di Hezbollah
Redazione
28 Settembre 2024 alle 08:52 - Ultimo agg. alle 10:30
Hassan Nasrallah “è morto” nell’attacco al bunker, la storia da recluso del leader di Hezbollah
Hassan Nasrallah così come Yahya Sinwar, il primo leader di Hezbollah, il secondo di Hamas, sono morti? Difficile che arrivi una conferma ufficiale, a stretto giro, sulle loro sorti ma l’intensificazione degli attacchi israeliani, prima a Gaza, ora nel sud del Libano, riduce sempre di più la rete di protezione intorno ai capi dei movimenti sciiti filoiraniani.
Hezbollah non aveva confermato né smentito le voci sulla possibilità che Nasrallah fosse morto, anche se - evidenzia la Bbc - media legati ai Guardiani della Rivoluzione dell'Iran avevano sostenuto di avere conferme che fosse vivo "e in un luogo sicuro". Mentre su X c'è chi, vicino a Hezbollah, chiedeva di "pregare per la salvezza del loro leader". C'è ancora chi, soprattutto giovani, in Siria come in Libano, è sceso in strada per festeggiare la morte del leader.. dfa igiornale oggi
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