Guerra in Israele Nei tunnel e vestito da donna. Così vive il fantasma Sinwar. La sua caccia è senza tregua
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Il leader di Hamas comunica pochissimo solo coi "pizzini" e si sposta di continuo. La sua eliminazione sarebbe il colpo di grazia alla leadership di Hamas
Chiara Clausi 27 Agosto 2024 - 06:00 ilgiornale.it lett2’
La caccia di Israele all'inafferrabile Yahya Sinwar prosegue senza sosta. La sua eliminazione sarebbe il colpo di grazia alla leadership di Hamas. Se solo lo Stato ebraico riuscisse a scovarlo. Ma non è per nulla scontato, né un'operazione semplice. Sinwar è diventato una specie di fantasma. Non è mai apparso in pubblico, ha raramente rilasciato messaggi ai suoi seguaci e ha fornito pochi indizi su dove potesse essere. Durante le prime settimane di guerra, i funzionari dell'intelligence e dell'esercito israeliani ritengono che Sinwar vivesse in un dedalo di tunnel sotto Gaza City. Tanti gli stratagemmi utilizzati da lui per sfuggire. Si è pure «vestito da donna» tra la popolazione della Striscia durante il periodo trascorso all'esterno. A scriverlo è il quotidiano britannico Daily Express. Anche se ora è forte la convinzione che il leader di Hamas sia nascosto nei tunnel di Khan Yunis.
Le tecniche adottate per capire dove sia sono le più disparate. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant aveva chiesto ad esempio di mantenere attiva l'elettricità a Gaza per facilitarne l'individuazione quando comunicava tramite dispositivi elettrici. Verso la fine di dicembre, Gallant si è vantato con i giornalisti che Sinwar «sente i bulldozer dell'Idf sopra di lui, e presto incontrerà le canne dei nostri fucili». Ma il mistero sul dove si trovi persiste. Il New York Times ha riferito che potrebbe aver lasciato alcuni dei tunnel in cui si era nascosto in diverse occasioni nel corso dell'ultimo anno, per poi rifugiarsi in altri sfuggendo alla caccia all'uomo messa in atto da Israele. Si dice anche che «Sinwar non si fidi più delle comunicazioni elettroniche, perché teme che l'esercito israeliano scopra la sua posizione e lo uccida», ha riferito il sito di informazione emiratino Al-Ain.
È diventato quasi impossibile individuarlo da quando si affida solo a informatori. Anche i mediatori egiziani e qatarioti hanno confermato che risulta ora più complesso comunicare con lui. «Sinwar non resta seduto nei tunnel o in zone sotterranee per più di 24-36 ore alla volta. Sa che se viene commesso un errore o se troviamo fonti che ci dicono dove si trova, deve muoversi, per evitare che quell'errore diventi fatale per lui», ha spiegato un funzionario israeliano. Ma gli strumenti utilizzati per scovarlo sono tra i più sofisticati.
Le risorse israeliane all'interno di Gaza sono anche dotate di kit di Dna istantanei che usano per i sospettati prelevando una goccia di sangue durante una stretta di mano apparentemente innocente. Il sangue può essere analizzato in pochi istanti e l'identità confermata subito.
È stata inoltre offerta una lauta ricompensa per chi fornirà informazioni utili alla sua cattura. E il quotidiano Asharq al-Awsat ha invece riferito che il neo capo di Hamas insiste affinché l'accordo per la fine della guerra a Gaza includa che la sua vita venga risparmiata.
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(Askanews) - Qaid Farhan al-Qadi, membro della minoranza araba beduina di Israele rapito il 7 ottobre scorso da Hamas, è stato trovato "per caso" durante un'operazione israeliana in una rete di tunnel nel sud della Striscia di Gaza.
lo hanno detto al New York Times due alti funzionari israeliani. Secondo la ricostruzione fatta dalle due fonti, una squadra guidata da Flotilla 13, versione israeliana dei Navy SEAL, stava setacciando i tunnel alla ricerca di segni di Hamas quando ha trovato al-Qadi da solo, senza guardie, in una stanza a circa 22 metri sottoterra.
Il 52enne è l'ottavo ostaggio ancora vivo liberato in un'operazione di salvataggio, ma il primo trovato in un tunnel invece che in una casa. A differenza degli altri sette, al-Qadi è stato liberato senza combattere. Secondo i due funzionari, l'esercito israeliano sta ora cercando di capire perché al-Qadi si trovasse da solo, apparentemente abbandonato dai suoi rapitori.
Secondo una terza fonte, i soldati che si sono imbattuti in al-Qadi inizialmente hanno temuto si trattasse di un membro di Hamas, ma hanno poi capito che era un cittadino israeliano rapito il 7 ottobre. I funzionari hanno detto che appariva debole e denutrito, tanto da non avere le forze per uscire dal tunnel da solo.
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