SANCHEZ, IL PORTABANDIERA EUROPEO DEI PALESTINESI: CHIUDE I PORTI SPAGNOLI ALLE NAVI CHE PORTANO ARMI IN ISRAELE

– COME AL SOLITO, USA CINICAMENTE LA POLITICA ESTERA PER PLACARE QUELLA INTERNA GOVERNA SOLO GRAZIE ALL’APPOGGIO DELL’ESTREMA SINISTRA DI SUMAR…

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– IL BELLOCCIO PREMIER SPAGNOLO CHIUDE I PORTI SPAGNOLI ALLE NAVI CHE PORTANO ARMI IN ISRAELE E SI APPRESTA A RICONOSCERE LO STATO PALESTINESE – COME AL SOLITO, USA CINICAMENTE LA POLITICA ESTERA PER PLACARE QUELLA INTERNA: PEDRO GOVERNA SOLO GRAZIE ALL’APPOGGIO DELL’ESTREMA SINISTRA DI SUMAR…

20.5.2024 dagospia.com

Estratto dal “Foglio”

Il governo di Pedro Sánchez ha deciso di rifiutare l’attracco nei porti spagnoli alle navi che trasportano armi destinate a Israele. E’ già accaduto quando la Marianne Danica ha chiesto il permesso di fare scalo nel porto di Cartagena con un carico di 27 tonnellate di materiale esplosivo in viaggio dall’india verso il porto di Haifa (lo scalo era previsto per il 21 maggio).

[…] “Il ministero degli Esteri rifiuterà sistematicamente questi scali per una ragione ovvia: il medio oriente non ha bisogno di più armi, ha bisogno di più pace”.

La politica interna non è estranea alla scelta di Sánchez, abituato a usare cinicamente la politica estera per calmare dispute domestiche. […] La Spagna ha già imposto un embargo sulle armi a Israele dopo l’avvio della guerra contro Hamas a Gaza. Il governo Sánchez si prepara a riconoscere la Palestina e ha arruolato altri paesi europei come Irlanda e Slovenia.

Il premier spagnolo è stato il leader europeo meno deciso nel condannare il pogrom del 7 ottobre e, al contrario, quello più attivo nel promuovere fantasiose conferenze di pace. Sánchez ha scelto di chiudere gli occhi sulla natura totalitaria e genocidaria di Hamas.

Così non solo perde ogni credito di fiducia nei confronti di Israele, essenziale a una mediazione, ma danneggia le due cause che dice voler sostenere: la pace e uno stato palestinese.

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