La richiesta di Strasburgo. Il Parlamento europeo ha chiesto lo smantellamento di Hamas e il rilascio immediato degli ostaggi

Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza una volta liberati i cittadini rapiti il 7 ottobre dal gruppo terroristico palestinese e arrestati i suoi componenti per essere giudicati davanti alla Corte penale internazionale

19.1.2024 Linkiesta,it lettura1’

Il Parlamento europeo ha chiesto il cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza a condizione che l’organizzazione terroristica palestinese Hamas sia smantellata completamente e che tutti gli ostaggi catturati nel pogrom del 7 ottobre siano rilasciati immediatamente e incondizionatamente. La risoluzione non vincolante è stata votata giovedì nella sessione plenaria di Strasburgo con trecentododici voti favorevoli, centotrentuno contrari e settantadue astensioni. La presa di ostaggi e gli attacchi deliberati contro i civili sono gravi violazioni del diritto internazionale. Per questo gli eurodeputati chiedono che i responsabili degli atti terroristici e delle violazioni del diritto internazionale siano chiamati a rendere conto delle loro azioni davanti alla Corte penale internazionale e della Corte internazionale di giustizia

Gli eurodeputati hanno dichiarato che Israele ha il diritto di difendersi ma entro i limiti del diritto internazionale, dirigendo gli attacchi esclusivamente verso gli obiettivi militari, escludendo le infrastrutture civili e i comuni cittadini. Pur condannando con la massima fermezza lo spregevole attacco terroristico commesso da Hamas contro Israele, il Parlamento europeo ha denunciato anche la risposta militare di Israele che ha causato un numero di morti senza precedenti tra i civili.

Nella risoluzione non vincolante il Parlamento europeo chiede l’immediato ripristino delle infrastrutture vitali in tutta la Striscia di Gaza, garantendo un accesso urgente umanitario pieno, rapido, sicuro e senza ostacoli. Gli eurodeputati chiedono di ravviare i negoziati di pace e una iniziativa europea per rilanciare la soluzione dei due Stati, includendo l’Autorità palestinese. Tra le varie opzioni per la risoluzione delle ostilità il Parlamento europeo menziona la proposta araba del 2002 con il completo ritiro di Israele dai territori palestinesi e arabi occupati dal 1967, definendo illegali secondo il diritto internazionale gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. Gli eurodeputati chiedono l’imposizione di misure restrittive dell’Unione europea nei confronti dei coloni estremisti che violano i diritti umani e il diritto internazionale contro i palestinesi.

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