1-NELLA STRISCIA DI GAZA Israele cerca la base di Hamas sotto l'ospedale al collasso. Ma la caccia al capo guarda a sud

2- GUERRA IN MEDIO ORIENTE Le macerie dell'Unrwa, accusata di sostenere Hamas. “Falso, ma indagheremo

17.11.2023 C.Sala , L. Gambardella, ilfoglio.it lettura2’

1-NELLA STRISCIA DI GAZA Israele cerca la base di Hamas sotto l'ospedale al collasso. Ma la caccia al capo guarda a sud

CECILIA SALA 17 NOV 2023

    

L’esercito israeliano cerca i tunnel sotto al Shifa tra le evacuazioni impossibili: l'edificio non si può svuotare del tutto perché ospita anche feriti gravi

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Le macerie dell'Unrwa, accusata di sostenere Hamas. “Falso, ma indagheremo”

L’esercito israeliano è dentro l’ospedale di al Shifa concentrato a cercare le prove della presenza di una base sotterranea di Hamas. Senza quelle prove, l’irruzione di uomini armati dentro la più grande struttura sanitaria della Striscia di Gaza che ospita millecinquecento persone, di cui seicento sono pazienti e trentasette neonati, sarebbe impossibile da giustificare agli occhi della comunità internazionale. Ieri altri malati sono stati trascinati fuori, in barella, in direzione della strada Salah al Din che conduce a Gaza sud. Ma al Shifa non si può svuotare del tutto perché ospita anche i feriti gravi delle precedenti evacuazioni forzate dall’ospedale pediatrico, da al Nasr e da al Quds, che non potevano essere spostati più lontano perché avrebbero rischiato di morire nel tragitto….

2- GUERRA IN MEDIO ORIENTE Le macerie dell'Unrwa, accusata di sostenere Hamas. “Falso, ma indagheremo”

LUCA GAMBARDELLA 17 NOV 2023

    

Storia dell’agenzia Onu più controversa, ma che è anche l’unica a dare aiuto ai palestinesi a Gaza con un prezzo altissimo in termini di vite umane. Netanyahu voleva chiuderla, ma dall'Agenzia rispondono: "Siamo ancora qui, e siamo degli eroi"

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Dopo oltre un mese dagli attacchi di Hamas e l’inizio dell’offensiva israeliana, fra le macerie di Gaza resta intrappolato anche il futuro dell’agenzia delle Nazioni Unite più controversa. Circa 13 mila funzionari dell’Unrwa, l’Agenzia per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi, da settimane trovano riparo fianco a fianco con altri 700 mila residenti di Gaza in 151 strutture sparse lungo la Striscia. Una decina di giorni fa, all’intensificarsi dei bombardamenti e con l’interruzione dei collegamenti internet e telefonici con Gaza, il segretario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, aveva scritto una lettera in cui annunciava di aver “perso i contatti con gran parte dei funzionari”. “Grazie a Dio siamo ancora vivi, ma molti di noi hanno perso mogli, figli, amici”, aveva risposto al telefono qualche giorno dopo Adnan Abu Hasna, uno dei portavoce dell’Unrwa a Gaza. Ieri è stata raggiunta quota 103 morti. Non esiste agenzia nella storia dell’Onu che abbia pagato un prezzo così elevato in termini di vite umane. “L'Unrwa sta facendo un lavoro straordinario sul campo”, ha riconosciuto lo scorso 4 novembre il segretario di stato americano Antony Blinken. Ma il suo strenuo impegno umanitario durante la guerra a Gaza non ha impedito che, così come avviene sin dalla sua creazione nel 1949, l’Unrwa diventasse un ulteriore oggetto di scontro fra israeliani e palestinesi.

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