LA RAGNATELA Quanto è estesa la Gaza sotterranea La forza di Hamas sono i tunnel, difficili da localizzare, da colpire e da controllare

Prima di entrare nella Striscia Israele cerca di neutralizzarne il più possibile, ma una volta dentro, non smetteranno di essere una minaccia

MICOL FLAMMINI 26 OTT 2023 ilfoglio.it lettura2’

. Prima di entrare nella Striscia Israele cerca di neutralizzarne il più possibile, ma una volta dentro, non smetteranno di essere una minaccia. L'estensione, le nuove gallerie, i precedenti

Sullo stesso argomento:

“Se Israele non vincerà la guerra, il mondo sarà in pericolo”. Parla l'ex vice premier Sharansky

A Israele serve tempo per liberare gli ostaggi. Parla Baskin, negoziatore del caso Shalit

L’esercito israeliano sta conducendo brevi operazioni dentro alla Striscia di Gaza. Entra, colpisce, cerca di capire fino a dove può arrivare e torna indietro. Giovedì mattina l’operazione è stata un po’ più grande del consueto, una brigata ha utilizzato dei carri armati per un’incursione mirata contro infrastrutture in mano ai terroristi, postazioni di lancio dei missili cercando anche di capire come sarà il campo di battaglia, quando l’operazione via terra annunciata, ritardata, promessa diventerà reale. Come saranno le battaglie dentro alla Striscia, l’esercito può soltanto cercare di prevederlo, si sta preparando a combattimenti dentro a centri abitati, guerriglia, ma continua a essere la rete di tunnel la minaccia imponderabile. Sotto la superficie della Striscia di Gaza, i cunicoli sono in espansione, finora se ne conoscono circa 1.300, estesi in modo tortuoso per cinquecento chilometri, alcuni sono scavati fino a settanta metri di profondità. Non sono una novità, ma se è possibile controllare i tunnel che arrivano nel territorio israeliano, il loro uso dentro Gaza è meno decifrabile. Attraverso le gallerie scavate nella sabbia della Striscia, i terroristi sono riusciti a volte a sbucare in Israele, ma lo stato ebraico ha iniziato a investire miliardi per prevenire nuovi attacchi, ha posto sensori nel terreno, è arrivato a gestire la ragnatela sotterranea, e anche in questo è stata la sorpresa del 7 ottobre: “Li aspettavamo dalla terra e sono arrivati dal cielo”, ha detto al Foglio una fonte vicina all’esercito. Conoscere i tunnel che arrivano fino al territorio dello stato ebraico e che si estendono da nord, costruiti da Hezbollah, e da sud, costruiti da Hamas, non vuol dire però saperli gestire dentro alla Striscia. Le difficoltà legate alle gallerie sono tre. In primo luogo non sono semplici da localizzare, spesso sono costruite sotto altre strutture, ma una volta localizzate si presenta la seconda complicazione: come distruggerle. La Striscia di Gaza è lunga 40 chilometri, nel suo punto minimo è larga sei e nel suo punto massimo quattordici, è densamente popolata e con dei tunnel che si estendono sotto a centri abitati, è difficile poterli colpire con bombe antibunker: per questo a volte ci sono bombardamenti contro una strada che sembra senza bersagli degni di nota, ma in realtà è stata presa di mira perché è uno dei pochi tratti disabitati sotto al quale passano i cunicoli di Hamas. La decisione di scavare sotto a case, palazzi, ospedali è una delle strategie dei terroristi per limitare i bombardamenti di Israele. Nei tunnel ci sono centri di comando, depositi di armi,   cibo, carburante, tutto ciò che serve a portare avanti la guerra. Nascosti nella ragnatela di gallerie, potrebbero trovarsi anche gli oltre duecento civili rapiti.

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata