PARLARE DI SOSTITUZIONE ETNICA IN ITALIA È UNA CAZZATA, MA IN FRANCIA MICA TANTO

– OLTRALPE GLI IMMIGRATI DI PRIMA E SECONDA GENERAZIONE SONO ALMENO UN TERZO DELLA POPOLAZIONE, E L’ISLAM È ORMAI DI FATTO LA PRIMA RELIGIONE

4.7.2023 Dagospia.com lettura5’

DEL PAESE (IL 5,8% SI PROFESSA MUSULMANA PRATICANTE, CONTRO IL 4,3% DEI CATTOLICI) – LA MAGGIOR PARTE DI LORO VIVE NELLE BANLIEUE, ORMAI TOTALMENTE IN MANO ALL’ISLAM RADICALE, E NON SI SENTE PARTE DI UNA SOCIETÀ ORMAI SFILACCIATA E COMEPLETAMENTE SPACCATA, COME DIMOSTRA IL SUCCESSO DELLA COLLETTA PER IL POLIZIOTTO CHE HA UCCISO IL 17ENNE NAHEL A NANTERRE...

1 - MEZZO MILIONE DI RIFUGIATI ACCOLTO NELL’ULTIMO ANNO POI CI SI STUPISCE SE PARIGI È ESPLOSA

Estratto dell’articolo di Carlo Nicolato per “Libero quotidiano”

Secondo gli ultimi dati ufficiali dell’Insee, l’Istat francese, il 10,3% delle persone che vivono in Francia sono da considerare “immigrati”, ovvero “nati da stranieri in un Paese straniero”.

Si tratta di 7 milioni di persone. Tale dato diventa enormemente più alto se si considerano i francesi figli e nipoti di “immigrati”, l’Insee ritiene che almeno «un terzo della popolazione francese ha un legame con l’immigrazione da tre generazioni». In questo caso parliamo di oltre 22 milioni di persone.

Questi numeri tuttavia risalgono al 2021 e di sicuro non rappresentano un quadro completo della della struttura demografica del Paese. Andrebbero aggiunti quantomeno i dati dei rifugiati le cui domande di asilo sono state accettate lo scorso anno, 56mila per l’esattezza, per un totale di 547mila registrati nel 2022.

Lo scorso anno, per il quinto consecutivo, le maggiori richieste di asilo sono arrivate da cittadini afghani, seguono bengalesi e turchi. A questi vanno aggiunti i rifugiati in attesa e gli immigrati clandestini: un numero difficile da calcolare, ma secondo alcune stime si tratterebbe di qualcosa compreso tra i 300 e le 400mila individui, perlopiù nordafricani. […]

[…] La maggior parte di loro vive nelle grosse città, in particolare nelle periferie di esse, ed è proprio qui che nel 2020 il Dgsi, l’intelligence interna francese, aveva individuato almeno 150 banlieue in mano all’islam radicale. Il risultato più eclatante di questa invasione è infatti che la Francia non sta cambiando solo i suoi connotati demografici ma anche quelli religiosi e culturali.

Sempre l’Insee attesta che in Francia ci sono più musulmani che in qualsiasi altro Paese d’Europa, si parla di oltre 6 milioni di persone, il 9% dell’intera popolazione. Ed è un dato assolutamente parziale. Secondo un vecchio e noto calcolo in Francia nel 2030 ci saranno più musulmani che cristiani, ma il sorpasso è già di fatto realtà, ufficialmente registrato dallo stesso istituto di statistica secondo il quale il 5,8% della popolazione francese si professa musulmana praticante, contro il 4,3% dei cattolici che vanno regolarmente in chiesa.

ISLAM IN FRANCIA

Sebbene con il 29% la religione cattolica rimanga la prima religione dichiarata, questa cifra è in costante calo, mentre quella dei musulmani è in costante crescita. […] Il 91% delle persone cresciute da genitori musulmani si considera musulmano, mentre solo il 67% delle persone cresciute da genitori cattolici si dichiara cattolico.

[…] Nel 2019 il 21.53% di tutti i nuovi nati in Francia avevano un nome arabo. Secondo uno studio dell’Istituto nazionale per gli studi demografici il 97% dei discendenti di un solo genitore immigrato dichiara di sentirsi francese, che di per sé sembra un dato sorprendente se rapportato agli altri che abbiamo riportato, ma tale percentuale cala all’89% quando si parla di discendenti di due genitori immigrati, al 76% quando l’immigrato è arrivato da bambino e al 52% quando è arrivato da adulto.

UDMF - PARTITO DEI MUSULMANI DI FRANCIA

L’85% degli immigrati musulmani di età compresa tra i 17 ei 25 anni afferma che la religione gioca un ruolo importante nella loro vita.

[…] Da un sondaggio Ifop di un paio di anni fa è emerso che il 45% dei musulmani sotto i 25 anni pensa che l’islam sia incompatibile con i valori della società francese, mentre secondo 74% le convinzioni religiose vengono prima dei valori della Repubblica. Nessuna sorpresa dunque, quello che sta accadendo in Francia era già scritto nei freddi dati statistici ufficiali.

Numeri che peraltro giustificano quelli di un’altra ricerca, stavolta dell’Ipsos, secondo cui il 66% dei francesi è convinto che gli immigrati non hanno nessuna intenzione di integrarsi, mentre il 64% “non si sente più a casa sua”. Sarà anche per questo che lo scorso anno il ministero per l'Europa e gli Affari Esteri ha registrato oltre 2,5 milioni di expat, una cifra record perla Francia.

2 - E IL PAESE SI SPACCA ANCHE SULLE COLLETTE: OLTRE 1 MILIONE ALL’AGENTE CHE HA UCCISO NAHEL

Estratto dell'articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

Brigadiere Florian M., 38 anni, sposato, un figlio, esperienza da militare in Afghanistan poi dieci anni impeccabili nella polizia, decorato con due medaglie di bronzo, stimato dai colleghi che lo definiscono «tutto fuorché una testa calda», stipendio di circa duemila euro al mese.

Se la sua carriera fosse proseguita senza strappi, avrebbe dovuto lavorare 41 anni mettendo da parte tutta la busta paga senza spendere un centesimo, per arrivare a un milione. Invece martedì 27 giugno, a Nanterre, alle 8 e 19 Florian M. ha sparato un colpo a bruciapelo: la pallottola ha colpito il braccio sinistro e poi il torace di Nahel Merzouk, 17enne francese di origine algerina fermato perché stava facendo un giro senza patente (come altre volte in passato). [...]

[...] Il poliziotto Florian M., in carcere con l’accusa di omicidio volontario, ha chiesto perdono alla famiglia di Nahel. Ma oggi, una settimana dopo, Florian M. è praticamente milionario.

Oltre ai municipi e alle biblioteche dati alle fiamme, oltre ai negozi saccheggiati e ai sindaci attaccati, se c’è un’altra cosa capace di mostrare quanto odio e quanta divisione allignino nella società francese, è il successo di massa della colletta «in sostegno della famiglia del poliziotto di Nanterre, Florian M., che ha fatto il suo lavoro e che oggi la paga cara».

Florian M. non ha chiesto nulla, ma è già diventato un eroe per almeno cinquantamila francesi, che si sono presi la briga di andare sulla piattaforma online GoFundMe e fare un dono in suo favore.

L’obiettivo di partenza era molto più contenuto, raccogliere 50 mila euro per aiutare moglie e figlio compensando la perdita dello stipendio in attesa del processo e della sentenza. Ma ieri sera alle 19 il totale era già un milione 151 mila 160 euro, e la cifra aumenta ogni minuto.

Il promotore della raccolta è Jean Messiha, personaggio noto in Francia per la capacità mediatica e le convinzioni di estrema destra. Cristiano copto nato al Cairo, figlio di diplomatico, naturalizzato francese a vent’anni, Messiha milita a lungo per Marine Le Pen ma poi la giudica troppo morbida e alle presidenziali 2022 fa il portavoce del più intransigente Eric Zemmour.

[...] La morte di Nahel non giustifica certo le devastazioni di questi giorni, ovviamente, sono cose che non c’entrano nulla. Ma in risposta a queste devastazioni, oltre cinquantamila francesi preferiscono dare soldi a chi lo ha ucciso. In tante città, da Lione a Lorient, da Angers a Chambéry, sono comparse ronde di picchiatori di estrema destra con mazze da baseball e spranghe pronti a farsi giustizia da soli [...]

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata