Fra nove anni in Olanda potranno circolare soltanto le auto elettriche
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Già la Norvegia l'ha deciso qualche tempo fa, ma la cosa non aveva fatto notizia. La scelta olandese è stata più notata. Ma non abbastanza: è una decisione rivoluzionaria!
di Sergio Luciano, ItaliaOggi 26.8.2016
Qualcuno dei meno giovani ricorderà la Daf, una fabbrica automobilistica olandese brevemente nota in Italia perché vendeva solo vetture col cambio automatico sin dagli anni Settanta e che da una ventina d'anni si è limitata ai camion. Ebbene, sarà che oggi l'Olanda non ha più nei propri confini un gruppo automobilistico nazionale e potente, sarà perché gli olandesi sono patiti delle biciclette, sta di fatto che hanno deciso (con l'ok già ottenuto della camera bassa e l'imminente, scontato sì del senato) che dal 2025 sul territorio nazionale sarà consentita solo la circolazione di auto elettriche. Fuorilegge tutte quelle a scoppio.
Già la Norvegia l'ha deciso qualche tempo fa, ma la cosa non aveva fatto notizia. La scelta olandese è stata più notata. Ma non abbastanza: è una decisione rivoluzionaria! Nove anni sono niente, per un settore industriale portante come l'automotive. Se la scelta di due paesi autorevoli come Norvegia e Olanda verrà imitata, sarà il «via» a una svolta epocale. Quella che gli altri grandi paesi produttori di auto non hanno ancora fatto solo perché i loro industriali automobilistici, presenti e influenti sui governi, non vogliono essere pressati e indotti ad accorciare i tempi di una migrazione che essi stessi considerano, in cuor loro, inevitabile, ma vogliono procrastinare il più possibile in modo da sfruttare al massimo gli impianti installati per la produzione delle auto a scoppio.
Lasciamo da parte le polemiche sul fatto che le auto elettriche non sarebbero poi davvero meno inquinanti di quelle tradizionali: forse è anche vero, ma intanto la produzione delle emissioni si concentra nelle centrali, virtualmente meglio controllabili, soprattutto se a gas o a rinnovabili (quelle olandesi, sono a carbone, paradossalmente e quindi strainquinano). Quel che rileva è che le scelte olandese e norvegese confermano l'ovvio concetto, rinnegato dal liberismo oltranzista modello Usa, che la politica può determinare molti comportamenti economici dei cittadini, e può soccorrere il capitalismo contro la sua malattia senile che è l'oligopolismo autodeterministico.
Quando la distruzione creatrice invocata da Schumpeter latita nella testa degli imprenditori perché i potenziali distruttori si mettono d'accordo tra loro per non investire nell'innovazione, la politica può sostituirsi alla loro volontà, contando sul fatto che, tanto, disobbedire sarebbe per essi più nocivo che obbedire: cioè, chiudere le fabbriche per non riconvertirle sarebbe ancora peggio che riconvertirle.
Ma ci vogliono politici indipendenti. Gli olandesi lo sono, non perché siano bravi ma perché non hanno finanziatori che producono auto.