Soldi, logistica e miliziani. Boko Haram con l’Isis in Libia. Rapporto dell’Onu evidenzia l’alleanza
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Insieme controllano le rotte dei migranti. Vertice ad Abuja con Hollande: più cooperazione per controllare i confini nel Sahel Oltre a Hollande al vertice di Abuja anche il ministro degli Esteri inglese Philip Hammond e il vice segretario di Stato Usa Antony Blinken
15/05/2016 FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK, La Stampa
Una «santa alleanza» in nome della jihad africana dalla Somalia alla Libia, sulle rotte dei migranti. Così gli esperti leggono il salto di qualità compiuto da Boko Haram e la filiale dello Stato islamico in Africa, due formazioni i cui rapporti sempre più stretti sono stati denunciati con forza dalle Nazioni Unite. Il monito è giunto al termine del Consiglio di sicurezza di venerdì sulla crisi nella regione del Lago Ciad che ha causato 2,65 milioni di sfollati tra Nigeria, Niger, Ciad e Camerun.
Tra le cause ci sono le scorribande degli islamisti nigeriani, un «fattore di destabilizzazione per la pace e la sicurezza in Africa centrale e occidentale», spiega l’Egitto, presidente di turno del Consiglio di Sicurezza nel documento di fine incontro, nel quale ha anche denunciato il «più stretto legame» tra l’Isis e Boko Haram. A fargli eco è stato Antony Blinken, vicesegretario di Stato Usa, il quale ha spiegato che militanti della formazione nigeriana sono in marcia verso la Libia settentrionale per rafforzare i bastioni Isis di Sirte.
Boko Haram, che significa «Vietato ogni insegnamento occidentale», è nato nel 2002 trasformandosi in organizzazione militare nel 2009. Ha massacrato almeno 20 mila persone ed è stata protagonista di rapimenti di massa come quello delle 200 studentesse di Chiboc. Lo scorso anno la formazione guidata da Abubakar Shekau ha dichiarato fedeltà ad Abu Bakr al-Baghdadi, in coincidenza del rafforzamento del Califfato in Libia: così è nato l’«Isis della provincia del West Africa». Le perdite subite da Boko Haram hanno in qualche modo spinto alla scelta di campo con l’Isis. «Il gruppo terroristico è stato indebolito, costretto a indietreggiare e ad abbandonare parte del territorio che controllava, ma resta una seria minaccia», avverte il presidente francese François Hollande nel corso del summit sulla sicurezza nella regione organizzato ad Abuja dal collega nigeriano Muhammadu Buhari. Operare sotto la bandiera nera dell’Isis ha consentito a Boko Haram di acquistare maggior visibilità e incutere maggior timore, oltre a poter contare sul know-how dell’Isis. «Abbiamo notato come sia diventata più efficace la comunicazione del gruppo», spiega Blinken, «questo è uno dei vantaggi della vicinanza con l’Isis».
Vantaggi ne ha ottenuti anche il Califfato, innanzitutto perché l’Isis può contare sull’appoggio logistico e finanziario di Boko Haram i cui forzieri sono ricchi di liquidità grazie alla tassazione sui territori occupati, i riscatti e il traffico di armi. Infine Nigeria e Libia hanno in comune la pista dei migranti e il controllo delle rotte della disperazione ha permesso il passaggio in Libia di jihadisti dell’Isis provenienti dal Sinai sempre più spesso accompagnati dagli stessi miliziani nigeriani. È questo il salto di qualità dell’alleanza che preoccupa l’Onu. Ecco perché il Consiglio di Sicurezza ha chiesto ai Paesi del summit di Abuja di garantire la massima cooperazione possibile per contrastare le attività terroristiche nell’area. Tra le iniziative in atto c’è l’«Operazione Barkhane»: 3000 militari francesi sono impegnati nel sigillare i confini dei Paesi del Sahel. Peter Pham, africanista di Atlantic Council, spiega come il rischio sia il sorgere di una «autostrada della jihad» sulle rotte dei migranti con la complicità degli Shabaab somali (in maggioranza pro-Califfo). «Il progetto lo aveva già ideato Al Qaeda 10 anni fa - dice Pham -. Già allora spiegò che l’Africa, dal Corno alla Libia, era un obiettivo strategico della jihad, per i governi deboli, la grande varietà di soft target internazionali, la facilità di indottrinare le genti, e il caos che l’Occidente aveva e avrebbe creato».
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