Con Uber delle banche, nulla sarà come prima

Un'innovazione destinata a scardinare il mondo bancario conosciuto finora, ma anche un'ulteriore conferma che, in Francia, tlc e banche corrono, mentre da noi vanno a passo di lumaca.

di Tino Oldani Italia Oggi 8,1,2016

Dopo l'integrazione tra telecomunicazioni e contenuti multimediali, è in arrivo quella tra tlc e banche, con Orange, ex France Telecom, a fare da apripista in Europa. Un'innovazione destinata a scardinare il mondo bancario conosciuto finora, ma anche un'ulteriore conferma che, in Francia, tlc e banche corrono, mentre da noi vanno a passo di lumaca. Il ritardo non è solo nella banda larga. Matteo Renzi dice, giustamente, che ci sono «troppe banche e poco credito, troppe poltrone e pochi prestiti». Una battuta che fotografa un sistema bancario vecchio, troppo frazionato rispetto alla concorrenza europea, perciò più debole. Se Renzi ripete che è più forte, lo fa per dovere d'ufficio, ma è il primo a sapere che non è vero: 300 miliardi di crediti incagliati non sono uno scherzo.

Perdurando il no europeo alla bad bank, si procede a piccoli passi: dopo la riforma delle banche popolari del 2015, avremo nel 2016 quella del credito cooperativo. Piaccia o meno, aumentare la massa critica dei singoli istituti, andare oltre la dimensione della banca del territorio, è indispensabile per restare in Europa con strutture creditizie solide, in grado di superare i vincoli di Basilea e della Bce, e reggere alla concorrenza, sempre più serrata. Ma non è detto che l'impresa riesca.

Segnalata dal sito CorCom.it di Gildo Campesato, è di questi giorni la notizia che Orange sta trattando con il gruppo assicurativo Groupama l'acquisto del 65% di Groupama Banque, per lanciare poi un'offensiva senza precedenti: offrire sullo smartphone, ai suoi 28 milioni di clienti, anche i servizi tipici di una banca (depositi, prestiti e servizi assicurativi). «Abbiamo l'ambizione strategica di offrire servizi bancari ai nostri clienti da inizio 2017», ha confermato il ceo di Orange, Stephane Richard. In pratica, per usare una felice definizione di Campesato, Orange vuole diventare entro un anno «l'Uber delle banche». Una novità che, se non sarà fermata dalle autorità bancarie, consentirà a milioni di francesi di avere in tasca, con lo smartphone, la banca-assicurazione del proprio operatore telefonico, e non una semplice applicazione. Il resto delle tlc europee, inevitabilmente, seguirà. Con tanti saluti alle banchette del territorio

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