Agcom, stop al «manovrone» tariffario di Telecom Italia

Da Cardani rilievi sul servizio universale per 5 milioni di clienti: serve il consenso scritto

di Massimo Sideri

L’Agcom blocca il «manovrone» tariffario con cui Telecom Italia sta intervenendo unilateralmente su milioni di clienti per quanto riguarda le telefonate da apparecchio fisso. L’autorità guidata da Angelo Cardani ha deliberato lo stop al gruppo telefonico guidato da Giuseppe Recchi e Marco Patuano dopo due mesi di discussioni - sommerse ma accese - sul piano che interviene mettendo insieme diversi profili tariffari del mercato residenziale fisso. Nello specifico l’Agcom contesta l’impatto che il «manovrone» avrà anche sul servizio universale telefonico, cioè sull’obbligo di Telecom, in quanto ex monopolista, di portare le telefonate a tutti i cittadini italiani che ne fanno richiesta, anche laddove sia anti-economico (come per gli altri servizi universali come quelli delle Poste o dei trasporti, lo Stato italiano paga le società). L’operazione riguarda 5 milioni di clienti e per buona parte di essi sarebbe richiesto un consenso espresso. Inutile dire che l’intervento dell’Agcom riguarda esclusivamente i casi di rincari, con un passaggio dal vecchio trattamento tariffario base a uno nuovo, più complesso ma con incrementi che possono arrivare quasi al 50% (da 18,5 euro a 29). Sotto la lente c’è anche la semplificazione delle tariffe con il passaggio da 17 a soli 3 profili che di per sé è vista positivamente a patto di dare maggiori informazioni ai clienti. L’operazione del gruppo è partita in parallelo con il cambio di marchio che sia per il fisso che per il mobile è diventato Tim (la società continuerà a chiamarsi Telecom Italia).Agcom, stop al «manovrone» tariffario di Telecom Italia

di Massimo Sideri Corriere della Sera, 22.4.2015

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