Nel 2100 la popolazione mondiale smette di crescere. Gli africani triplicano, i più vecchi saranno gli albanesi
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L’Europa continuerà il suo inesorabile declino, insieme al Sudamerica e ai Caraibi. La spinta maggiore sarà quella asiatica, seguita dal continente nero. E gli Usa resteranno in piedi solo grazie all’immigrazione massiccia, che continuerà
Linkpop 18,6.2019www. linkiesta.it
Per la prima volta nella storia dell’umanità, la crescita della popolazione umana si fermerà. Secondo le previsioni del Pew Research Centre americana succederà nel 2100, anno più anno meno, quando a causa del crollo della fertilità globale si faranno meno figli. A quel punto sulla Terra ci saranno quasi 11 miliardi di esseri umani.
Il risultato arriverà al termine di un rallentamento del tasso delle nascite previsto intorno al 2070. In quel momento scenderà al di sotto del tasso di sostituzione (2,1%), cioè due figli. Nel frattempo sarà aumentata la popolazione anziana, visto che l’età mediana sarà di 41 anni, con più persone sopra i 65 anni che persone sotto i 15.
In linea di massima ci sarà un riequilibrio della popolazione. L’Africa subsahariana triplicherà la popolazione, portando tutto il continente a poco più di quattro miliardi di abitanti. Un record, ma non riuscirà a superare la popolazione asiatica, che in totale raggiungerà i cinque miliardi di abitanti. Al primo posto ci sarà l’India, che crescerà fino al 2059 e supererà la Cina che a quel punto avrà già raggiunto da almeno vent’anni il suo picco massimo (nel 2031). Giappone e Sudcorea cominceranno il declino a partire dal 2020, cioè adesso. Alla fine nella top ten dei Paesi più popolosi ci saranno ben cinque africani: la Nigeria (che figura anche oggi nella lista), l’Egitto, la Repubblica Democratica del Congo, l’Etiopia, la Tanzania. Al quarto posto ci saranno ancora gli Stati Uniti, con 434 milioni di abitanti, in gran parte dovuti alla continua immigrazione.
E noi? Spariti da ogni mappa. L’Europa avrà 630 milioni di abitanti, in gran parte anziani. Ma i più vecchi si troveranno in Sudamerica e nei Caraibi, visto che nel 2100 l’età mediana più alta sarà in Brasile (51), in Messico (49) e in Argentina (47). Anche se il Paese più vecchio di tutti sarà – udite udite – l’Albania, con un’età mediana di 61 anni.