“Attenzione agli sciamani!”. Il monito dello psicoterapeuta Flavio Polloni: “Giocare con l’interiorità è pericolosissimo”

La vicenda della morte di Alex Marangon, il 25enne di Marcon trovato morto martedì 2 luglio sul greto del fiume Piave 

23.7.2024 ANDREA BERTON, qdpn.it lettura3’

La vicenda della morte di Alex Marangon, il 25enne di Marcon trovato morto martedì 2 luglio sul greto del fiume Piave a Ciano del Montello, ha sconvolto l’Alta Marca trevigiana spingendo tante persone ad una riflessione.

Intervista al dottor Flavio Polloni

Il dottor Flavio Polloni, psicoterapeuta di Caerano di San Marco, ha voluto analizzare alcuni aspetti legati a contesti simili a quelli sperimentati da Alex prima della morte per fare delle raccomandazioni ai giovani e non solo a loro.

“Vorrei lanciare un messaggio ai giovani e meno giovani – commenta il dottor Polloni -, che purtroppo credono nella New Age o in teorie pseudoscientifiche usate a volte per espandere la conoscenza di noi stessi o addirittura per curarsi. Queste pratiche possono essere così deleterie da poter cagionare danni psichici permanenti o addirittura la morte, soprattutto nel caso in cui vengano associate all’uso di sostanze psicotrope”.

“Purtroppo l’ignoranza in materia è grave – continua -. Si crede ancora di più al guaritore stregone o allo sciamanesimo, invece che ai professionisti che applicano il metodo scientifico. Anche in Veneto, molti imbonitori e impostori hanno vita facile e talvolta vengono anche lodati per le loro mirabili cure e guarigioni. C’è molto da riflettere. Io mi trovo a lavorare con casi clinici che maghi e maghetti non riescono a risolvere, e che richiedono cure multidisciplinari concertate fra specialisti”.

“Lo sciamanesimo o pratiche simili – aggiunge – sono un fenomeno antropologico e, in quanto tali, vanno studiate e semmai applicate nei luoghi d’origine. La scienza è tutt’altra cosa e si basa sull’osservazione, la sperimentazione, la raccolta dei dati e la misurabilità degli stessi. Ho avuto il piacere di provare un’esperienza di apertura sensoriale con il dipartimento di neuroscienze dell’Università di Trento“.

“In particolare – spiega – ho studiato i rituali della Jacuzia asiatica, dove al paziente non vengono somministrare droghe ma, attraverso canti e musica di sonagli e tamburo, il Manna riesce a curare e far sì che l’ammalato, entrando in contatto con gli spiriti della natura, guarisca e semplifichi le sue percezioni in senso positivo. Un antesignano della mia professione di psicoterapeuta”.

Agganciandosi a quanto è accaduto a Vidor e conoscendo di persona alcune persone che effettuano queste pratiche, il dottor Polloni desidera mettere in guardia i più fragili da presunti “viaggi sciamanici” a base di droghe che, invece di portare ad un ampliamento della coscienza, possono portare a un’esplosione dell’inconscio con danni mortali.

“Giocare con la nostra interiorità è pericolosissimo – evidenzia il dottor Polloni -, questo molti sprovveduti non lo sanno. Gli angeli e i più terribili demoni sono sempre in agguato dentro di noi, in quell’inconscio collettivo che rappresenta da millenni le nostre credenze e il magico. Lo sciamanesimo lasciamolo nei luoghi d’origine e agli indigeni che lo praticano. Se proprio vogliamo, pensiamo a cose come la ‘montagnaterapia‘, alla musicoterapia classica o con i suoni della natura, al ‘bagno nella foresta’ o ad una bella e semplice passeggiata nel bosco che ci ritempra”.

“Ragazzi, cercate il bene e l’amore per voi stessi – aggiunge -. Guardate a metodi scientifici che possono dare un beneficio reale e profondo. Tante persone vogliono conoscere cose nuove e fare esperienze diverse, ma tutto va meditato e misurato passo per passo. Misuriamoci con le nostre capacità e le nostre forze: non osiamo e non cerchiamo di andare oltre”.

“Questo è tipico della gioventù – conclude -, lo so bene. Quand’ero ragazzo anche io facevo delle cose ‘estreme’. Ora non le faccio più perché le cose estreme si possono tramutare in tragedie. Soprattutto quando usiamo degli allucinogeni, possiamo entrare in uno stato o in una condizione veramente di grave disagio e sofferenza che poi, a volte, ci può portare a danni irreversibili oppure, in certi casi, anche alla morte“.

(Autore: Andrea Berton)

(Foto e video: Andrea Berton Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)

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