PARLANO GLI ESPERTI. Le misure anti-smog del governo sono un autogol: le auto a 30 km all'ora inquinano di più
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Le misure anti-smog del governo sono un autogol: le auto a 30 km all'ora inquinano di più
Libero 31.12.2015
Eppure, ci sarebbe pure da rallegrarsi nel poter sfrecciare sempre a 30 orari. L'ultimo rapporto Eurispes sentenzia infatti che «a Milano e a Roma le velocità medie sono anche inferiori ai 10 km/h». In realtà, la misura anti-smog che il Governo si appresta a varare è da canna del gas. Inutile, se non dannosa.
Interpellati da Libero, gli esperti del noto settimanale Al Volante spiegano che a 30 all'ora la velocità è troppo bassa per utilizzare una marcia alta (non si riuscirebbe a innestare la terza) e quindi i motori sono costretti a lavorare a un regime di giri superiore, peggiorando il rendimento, cosa che provoca un inquinamento pari se non superiore.
Una condizione che fra l'altro logora maggiormente le parti in movimento del motore, i tragitti e le soste al semaforo si allungano e con essi i consumi di carburante e le emissioni. I 30 all'ora, inoltre, sono complicati da tenere costantemente nel traffico e nelle strade di città (come ogni altra velocità, del resto), e spunta un altro problema: chi certifica la permanenza nel limite? Servirebbe ritarare tutte le autovelox a disposizione. Ma poi, veramente i comuni avrebbero il coraggio di multare chi procede, esempio, a 40 all'ora?
Nessuno, fra le riviste specializzate di automotive, ha mai effettuato test su inquinamento ed emissioni a velocità così ridotte, una condizione di utilizzo impensabile per una qualsiasi automobile attuale, e pertanto non esistono dati certi. Uno studio belga del 2010, "Estimating PM-emission reductions from speed management policies" (Stime della riduzione delle emissioni di polveri sottili attraverso l'abbassamento delle velocità) ammette: «È piuttosto improbabile che ridurre i limiti di velocità si traduca in una significativa riduzione di emissioni di Ossidi di Azoto e Anidride carbonica. Per quanto riguarda il Pm10 invece le emissioni dei motori diesel possono mostrare un calo significativo, che deve tuttavia essere verificato ulteriormente». Dunque nessuna certezza, neppure per i talebani della "zona30" e del "basta macchine".
Una mossa sensata, suggeriscono da Al Volante, sarebbe piuttosto intervenire sui sistemi di regolazione del traffico come i semafori: più "onda verde", cioè quelli sincronizzati in serie lungo le grandi arterie; più semafori "intelligenti" che fanno scattare il rosso solo se la velocità raggiunta è superiore a quella del limite; più semafori con il display "conto alla rovescia", comuni in Germania, che permettono di gestire l'arrivo all'incrocio in modo da regolare la velocità senza scalare troppe marce e rimanere fermi il meno possibile.
Al Governo, che tanto parla di Europa, andrebbe ricordato che aderisce all'Epomm, organizzazione non profit con sede a Bruxelles, composta dai vari Stati membri per promuovere la mobilità sostenibile. Ebbene, il decalogo di questa Euromobility, al primo comandamento, ricorda che, per una guida eco-consapevole, è doveroso «cambiare marcia il prima possibile». Proprio il contrario di quanto Renzi & C. vogliono imporci: a meno di non distruggere il cambio con un prima-seconda, prima-seconda, prima-seconda...
Ps: Una delle tante domande del quiz per la patente recita: «Per diminuire l'inquinamento, bisogna evitare di tenere inserita per troppo tempo una marcia bassa, se non è necessaria». Ovviamente la risposta è "sì", ma oggi il Governo sostiene il contrario. Bocciati.
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