A scuola con gli animali: conosciamo l’aquila

Dopo il “matrimonio” si impegnano nella costruzione di circa 10 nidi situati sul bordo di un dirupo o su un albero. Useranno un nido diverso ogni anno, così da essere meno prevedibili per i predatori.

REDAZIONE QDPNEWS.IT 11.9.2022 lett-2’

Immagina di essere nel mese marzo, alzi gli occhi al cielo e vedi un maschio e una femmina di aquila, che fanno bellissime evoluzioni nel cielo, al punto da meritare il soprannome di “danza del cielo”. I due esemplari hanno circa 4 anni, si conoscono per alcuni giorni, quindi si scelgono per stare insieme tutta la vita, anche quando si allontanano dal loro territorio tornano dal partner l’anno successivo.

Dopo il “matrimonio” si impegnano nella costruzione di circa 10 nidi situati sul bordo di un dirupo o su un albero. Useranno un nido diverso ogni anno, così da essere meno prevedibili per i predatori. La femmina depone due uova, distanziate di alcuni giorni (4-5) così da aumentare la probabilità di sopravvivenza. Il maschio “sparisce” durante la cova.

Trascorsi 40 giorni dalla deposizione, “Signor Aquila” riappare, portando cibo per la compagna e per gli aquilotti.

Entrambi i genitori provvedono alle cure parentali: vanno a caccia per nutrire sé stessi e i piccoli.

Siamo arrivati all’inizio dell’estate, sono trascorsi due mesi in cui gli aquilotti sono cresciuti e ora sono pronti per il primo involo: per un paio di settimane si eserciteranno sul bordo del nido.

Il primo volo avviene dopo 75 giorni dalla schiusa delle uova… ma ora inizia “la scuola di caccia”, dove i genitori gli insegnano a cacciare e a nutrirsi. Le lezioni durano 85 giorni…

Raggiunti i 5 mesi e mezzo, circa, sono pronti per iniziare la loro vita in maniera indipendente.

La vita media dell’aquila dura circa 15 anni.

Se vuoi conoscere altre curiosità sull’aquila, puoi leggere questo articolo scritto alcuni anni fa.

Leggenda degli indiani

“Una leggenda popolare indiana dice che l’aquila vive fino a 70 anni. Ma perché ciò possa accadere, intorno ai 40 anni, deve prendere una decisione difficile. A questa età i suoi artigli sono lunghi e flessibili, e non riescono più ad afferrare le prede di cui si nutre. Il suo becco, allungato e appuntito, si incurva. Le ali, invecchiate e appesantite dalle penne assai ingrossate, puntano contro il petto. Volare è ormai difficile.

L’aquila ha solo due alternative: lasciarsi morire o affrontare un doloroso processo di rinnovamento, lungo ben 150 giorni. Se decide per la seconda opzione, l’aquila vola allora in cima a una montagna e si ritira su un nido inaccessibile, addossato a una parete rocciosa, un luogo da cui potrà fare ritorno con un volo piano e sicuro. Qui l’aquila comincia a sbattere il becco sulla parete fino a staccarlo, affrontando con coraggio il dolore di tale operazione.

Passate alcune settimane, le ricresce un nuovo becco. Con questo, strappa uno a uno, incurante del dolore, i vecchi artigli. Quando ricrescono i nuovi artigli, con questi e con il becco, strappa dal suo corpo tutte le penne, una ad una.

Quando rinascono le nuove penne la rinnovata aquila si lancia sicura nel volo di rinnovamento e ricomincia a vivere per altri 30 anni.”

Io lo trovo un ottimo consiglio e un bellissimo esempio da seguire per superare le difficoltà: rigenerandosi e diventando più forti!!!

Questo animale è presente nel primo capitolo del libro “Il mondo di Alphazoo”.

Dalla “Regina dei cieli”, questo il suo soprannome per la maestosità e bellezza, e da me, buona domenica e buona settimana!

Ti aspetto la settimana prossima per parlarti dell’anaconda!

(Autore: Francesca Savino).

(Foto: archivio Qdpnews.it).

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