Coronavirus, ecco le 10 bufale più diffuse
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In tempi di pandemia può non essere facile districarsi nel mare di informazioni, soprattutto quando la disinformazione è in agguato
17/04/2020 12:42 adnkronos.com lettura 8’
In tempi di pandemia può non essere facile districarsi nel mare di informazioni, soprattutto quando la disinformazione è in agguato. E la realtà dimostra che purtroppo anche con il coronavirus le fake news hanno trovato il modo di diffondersi. Dalla bufala del virus sottratto da spie cinesi a quella del Covid-19 arma biologica creata dall'uomo fino all'aglio curativo e alla vitamina C. E' quanto emerge dalla lista stilata da NewsGuard relativa alle 10 informazioni false più comuni sul coronavirus pubblicate in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania e Stati Uniti.
Bufala: “Il virus del Covid-19 è stato sottratto da un laboratorio canadese da spie cinesi” - PolitiFact, FactCheck.org, e la Canadian Broadcasting Corp. (Cbc) hanno tutti concluso che non ci sono prove che il virus del Covid-19 sia stato sottratto da spie cinesi da un laboratorio canadese. Le prove fornite a sostegno di questa affermazione facevano riferimento al fatto che due scienziati cinesi fossero stati allontanati da un laboratorio nel luglio del 2019. In effetti la Cbc aveva riportato la notizia che due scienziati cinesi erano stati allontanati da un laboratorio canadese quel mese. Tuttavia, la Public Health Agency of Canada (Phac) ha comunicato alla Cbc che era stato chiesto loro di andarsene a causa di un’indagine su ciò che viene descritto come una “violazione del regolamento” e “una questione amministrativa” che non era collegata in alcun modo all’epidemia di Covid-19. “Si tratta di disinformazione e non esistono prove a sostegno delle affermazioni che si leggono sui social media”, ha comunicato il portavoce della Phac Eric Morrissette alla Cbc nel gennaio 2020…… sul sito di disinformazione ZeroHedge.com, uno dei primi 900 siti negli Stati Uniti….
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Bufala: “Il virus del Covid-19 contiene ‘sequenze simili all’Hiv’, lasciando intendere che si tratti di un virus costruito artificialmente” - Questa affermazione è stata attribuita alla ricerca pubblicata sul sito BioRxiv.org, in cui gli utenti possono presentare studi scientifici prima che vengano sottoposti a peer-review e pubblicati. Secondo un articolo pubblicato nel febbraio 2020 sul sito di fact-checking HealthFeedback.org, lo studio secondo cui esiste una somiglianza tra il nuovo ceppo di coronavirus e l’HIV “è stato realizzato utilizzando sequenze estremamente brevi, una pratica che spesso genera falsi positivi” e gli autori non hanno notato che le stesse sequenze si trovano anche in molti altri organismi. Gli autori dello studio lo hanno ritirato da BioRxiv.org due giorni dopo la sua comparsa sul sito.
Lo studio su BioRxiv.org, spiega NewsGuard, è stato promosso per la prima volta il 31 gennaio 2020 dall’epidemiologo ed economista della salute dell’Harvard University, Eric Feigl-Ding, in una serie di tweet, sebbene lui stesso avesse notato che lo studio non era stato sottoposto a peer-review. I tweet di Feigl-Ding e lo studio sono stati quindi citati in un articolo di ZeroHedge.com pubblicato lo stesso giorno, che è stato a sua volta ripubblicato integralmente su InfoWars.com, un sito di estrema destra che, tra le altre affermazioni false, aveva anche sostenuto erroneamente che la sparatoria di massa alla Sandy Hook Elementary School fosse una bufala.
Bufala: “La pandemia di Covid-19 era stata prevista in una simulazione” - Nell’ottobre del 2019 il Johns Hopkins Center for Health Security di Baltimore e la Gates Foundation hanno condotto un’esercitazione chiamata Event 201 in preparazione a una pandemia. Tuttavia lo scenario usato nell’esercitazione era quello di un coronavirus immaginario con caratteristiche diverse rispetto al virus del Covid-19. Ad esempio, in questa simulazione, il virus aveva avuto origine in allevamenti di suini in Brasile, non in Cina.
NewsGuard spiega che il primo esempio di questa teoria è stato un post del 22 gennaio 2020 sul canale cospirazionista di Reddit, che citava l’articolo dell’ottobre 2019 sulla simulazione in relazione ad articoli più recenti sull’epidemia di Covid-19 in Cina. La teoria è stata poi più ampiamente diffusa con un articolo pubblicato da InfoWars il 23 gennaio.
Bufala: “Un gruppo finanziato da Bill Gates ha brevettato il virus del Covid-19” - È vero che il Pirbright Institute, con sede nel Regno Unito, ha accettato finanziamenti dalla Bill and Melinda Gates Foundation, ma il brevetto in questione copre un ceppo diverso di coronavirus che colpisce solo i polli, non gli esseri umani. “Pirbright al momento non sta lavorando sui coronavirus umani”, ha affermato l’istituto in un post del gennaio 2020 sul suo sito, in risposta alla teoria del complotto relativa al brevetto.
NewsGuard riferisce che i siti di fact-checking FactCheck.org e Snopes hanno indicato un tweet del 21 gennaio 2020 di Jordan Sather, un complottista statunitense con 140.000 follower su Twitter e 218.000 abbonati al suo canale YouTube “Destroying the Illusion”, come il primo esempio di questa affermazione. InfoWars ha poi riportato il tweet in un articolo del 23 gennaio sulla simulazione condotta dalla Fondazione Gates sopra descritta.
Bufala: “Il virus del Covid-19 è un’arma biologica creata dall’uomo” - Le prove scientifiche indicano che il virus ha avuto origine dai pipistrelli. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature nel febbraio 2020 ha scoperto che il genoma del nuovo virus è “identico al 96%” a un coronavirus dei pipistrelli. Uno studio pubblicato nel marzo 2020 sulla rivista Nature Medicine ha concluso che il virus “non è un costrutto di laboratorio o un virus appositamente manipolato”.
Simili teorie del complotto, spiega NewsGuard, sono state promosse da vari siti di disinformazione durante i primi focolai della malattia. Ad esempio, NaturalNews.com, una rete di siti che promuove teorie del complotto sia mediche che politiche, aveva in precedenza definito il virus Ebola “un’arma biologica”, durante l’epidemia di Ebola del 2014 in Africa. Il primo riferimento che NewsGuard ha trovato relativamente al virus del Covid-19 come “arma biologica” è stato un video del 23 gennaio 2020 del complottista statunitense David Zublick, intitolato “Breaking: il coronavirus è un’arma biologica per il controllo della popolazione”. Il canale YouTube di Zublick ha 160.000 abbonati.
Bufala: “La tecnologia dei telefoni cellulari 5G è collegata alla pandemia di coronavirus” - Non ci sono prove che gli effetti sulla salute del virus del Covid-19 siano legati al 5G, secondo quanto pubblicato dalla Reuters e da FullFact.org. In un articolo pubblicato dalla BBC nell’aprile 2020, il Dr. Simon Clarke, professore di microbiologia all’Università di Reading, ha descritto le affermazioni secondo cui il 5G trasmette il virus o indebolisce il sistema immunitario, rendendo così le persone più vulnerabili al virus, come “spazzatura completa”. Un rapporto del marzo 2020 della Commissione internazionale sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti non ha trovato prove del fatto che le reti 5G rappresentino un rischio per la salute umana.
Il primo riferimento che NewsGuard ha trovato relativamente al legame tra il 5G e il nuovo coronavirus è stato un articolo del 20 gennaio 2020 sul blog complottista francese gestito in modo anonimo Les Moutons Enragés (secondo i dati di First Draft News condivisi con NewsGuard). Le affermazioni si sono poi diffuse tra i gruppi di Facebook e i canali YouTube che già diffondevano affermazioni fuorvianti sul 5G (come ad esempio che possa provocare il cancro) con una nuova prospettiva che lo legava al nuovo coronavirus. Tali affermazioni sono state poi amplificate sui social media da celebrità come l’attore Woody Harrelson e il pugile Amir Khan. Alcune persone nel Regno Unito hanno danneggiato i pali telefonici del 5G, spingendo il Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport britannico a chiedere alle piattaforme digitali di agire contro la diffusione di queste teorie del complotto.
Bufala: “L’argento colloidale può curare il Covid-19” - L’argento colloidale è una sostanza liquida contenente particelle d’argento. Secondo lo statunitense National Center for Complementary and Integrative Health, “le prove scientifiche non supportano l’uso di integratori alimentari d’argento colloidale per alcuna malattia o condizione”. L’uso dell’argento colloidale può causare un disturbo chiamata argiria, un’alterazione grigio-bluastra permanente di pelle, unghie e gengive. In un articolo del febbraio 2020 dell’Associated Press, la direttrice del NCCIH Helene Langevin ha dichiarato: “Non esistono prodotti complementari, come argento colloidale o rimedi a base di erbe, che si siano dimostrati efficaci nel prevenire o curare questa malattia (Covid-19) e l’argento colloidale può avere gravi effetti collaterali”.
NewsGuard spiega che nonostante la mancanza di prove a sostegno del suo utilizzo, l’argento colloidale è stato promosso come cura per diversi tipi di disturbi, dalle infezioni batteriche e virali al cancro, dalla fine del 19esimo secolo. Attuali rivenditori di argento colloidale hanno iniziato a promuoverlo come trattamento per il Covid-19, in una trasmissione del 12 febbraio 2020 nel programma di Jim Bakker. Il 6 marzo, la statunitense Food and Drug Administration e la Federal Trade Commission hanno ammonito Bakker, chiedendogli di smettere di proporre nella sua trasmissione televisiva e nel suo sito i suoi prodotti di argento colloidale come trattamento per il Covid-19.
Bufala: “La Miracle Mineral Solution può curare il Covid-19” - La Miracle Mineral Solution, o Mms, è un potente agente sbiancante che è stato promosso come una cura per diverse patologie, dal cancro all’autismo. Non ci sono prove affidabili a sostegno del suo uso per il Covid-19 né per qualsiasi altra malattia e la sua ingestione può causare gravi effetti collaterali come vomito e insufficienza epatica acuta, secondo quanto riportato dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti.
NewsGuard riferisce che il primo riferimento alle teoria secondo cui l’Mms potrebbe trattare il nuovo ceppo di coronavirus è stato un tweet del 25 gennaio 2020 di Jordan Sather, il complottista statunitense descritto sopra come la fonte della cospirazione del brevetto finanziato da Bill Gates. La teoria è stata successivamente promossa in un articolo del 27 gennaio 2020 pubblicato sul sito di Jim Humble, un ex di Scientology e cercatore d’oro che affermava di aver scoperto l’Mms nel 1996.
Bufala: “L’aglio può curare il Covid-19” - L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato: “L’aglio è un alimento sano che può avere alcune proprietà antimicrobiche. Tuttavia, non ci sono prove in relazione all’epidemia del 2020 che il consumo di aglio abbia protetto le persone dal nuovo ceppo di coronavirus”.
Il primo esempio di questa affermazione, spiega NewsGuard, è stato un post del 31 gennaio 2020 di un account Twitter anonimo con sede nelle Filippine, che condivideva una ricetta che sosteneva che il virus “può essere curato da una ciotola di acqua all’aglio appena bollito”, secondo un articolo del febbraio 2020 di FactCheck.org.
Bufala: “È stato dimostrato che dosi massicce di vitamina C siano un trattamento efficace per il Covid-19” - È vero che uno studio clinico è in corso in Cina per verificare se un regime di vitamina C ad alte dosi sia efficace contro il nuovo ceppo di coronavirus, ma l’affermazione che si tratti di un trattamento comprovato per il Covid-19 non è supportata da prove scientifiche. La vitamina C ha alcuni benefici marginali per il raffreddore comune, come la riduzione della durata dei sintomi, se viene assunta prima di prendere il raffreddore, ma questi benefici possono essere raggiunti con una dieta che include 200 milligrammi di vitamina C, secondo l’Harvard Health Publishing. Il dosaggio giornaliero testato nella sperimentazione cinese è 60 volte superiore.
NewsGuard spiega che l’affermazione è comparsa per la prima volta in un comunicato stampa dell’International Society for Orthomolecular Medicine intitolato “La vitamina C protegge contro il coronavirus” che promuove alti dosaggi di integratori alimentari. Il comunicato è stato poi ripubblicato integralmente il giorno successivo su HealthImpactNews.com, una rete di siti dedicati alla salute con 450.000 follower su Facebook che ha diffuso false informazioni sulla salute, tra cui il collegamento infondato tra vaccini e autismo.
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