IL DOMINIO INCONTRASTATO DEL PISELLONE NEL PORNO SPIEGATO DA BARBARA COSTA:
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“ATTIRA PIÙ SPETTATORI MA SERVE PER RAGIONI PIÙ CONCRETE: DEVE ESSERE VISTO, ESIBIRSI, CALCOLANDO CHE IN BUONA PARTE DELL’AMPLESSO NE "ENTRA" IL 30%,
Barbara Costa per Dagospia 1.3.2020 www.dagospia.com
UN REGISTA PER OTTENERE UN OTTIMO RISULTATO VISIVO HA BISOGNO DI ALMENO 18 CENTIMETRI. E POI CI SONO TRUCCHI PER FAR APPARIRE UN PENE GIÀ GROSSO ANCORA PIÙ GROSSO…”
DANNY D. PENIS - VIDEO:in www.dagospia.com
"Come ce l’ho, ce l’ho giusto o no, andrà bene oppure no, ce l’ho piccolo, ce l’ho storto, me lo rifaccio, lo aiuto, lo pompo, lo trucco". Basta, non ne posso più, a tutti quelli che mi chiedono se il loro pisello può sfondare nel porno, se è bello, bravo, talentuoso, rispondo la verità: non lo so, perché una regola fissa non c’è.
Non sono un agente, non faccio casting, e però ti dico che, in un provino porno, lo devi cacciar fuori, te lo guardano, e un boss del porno non amatorial tra i peni a disposizione sceglierà quasi sempre quelli più grossi. E tra questi non solo i più lunghi ma i più larghi. Nel porno professionale, dove girano i soldi, funziona così, serve così, e la "colpa" è la tua, la mia, di tutti noi spettatori porno: è chi guarda il porno che in fatto di gusti comanda, è chi guarda il porno che vuole membri enormi, è chi guarda il porno che compra i video e che, se li vede gratis, produce traffico quindi altrui profitto.
È indubbio: un pene grande attira più spettatori, ma un caz*o grosso nel porno serve per ragioni più concrete: in un anale, ma anche in un missionario, c’avrai fatto caso, il pene non entra subito tutto nella vagina, né nell’ano. Questo perché il pene deve essere visto, esibirsi, fare la sua parte in commedia e, calcolando che in buona parte dell’amplesso ne "entra" il 30%, un regista per ottenere un ottimo risultato visivo ha bisogno di un pene lungo mediamente 18 centimetri.
E infatti: gli attori porno più famosi non scendono sotto tali misure, molti sono sopra i 20, ma pure di circonferenza non scherzano. Guarda Siffredi: della sua "bestia", non sono solo i suoi 26 centimetri a impressionare, bensì la circonferenza di 16. Attori afroamericani come Dredd o l’epico Mandingo, hanno "bestie" maggiori (ci credi che arrivano ai 30?) simili a quelle che circolano nei porno gay.
Un regista porno ha bisogno di peni capaci di fare il loro dovere in luoghi, temperature e posizioni scomode, qualora acrobatiche: gli attori, in qualsiasi scena, non sc*pano in modo normale, ma lo fanno "aperti", cioè i due (o più) corpi sono al contempo congiunti e separati, per consentire alle telecamere di inquadrare, anche in primo piano, ciò che il pene e la vagina/ano stanno combinando. È difficile, soprattutto per l’uomo, ed è per questo che i registi si affidano a peni collaudati, dando poche chance ai novellini.
Se però tu non vuoi fare porno professionale, e un pisello lungo e largo come lì lo vogliono non ce l’hai, puoi buttarti sull’amatorial, dove non pagano una ceppa e però accettano e fanno divertire peni di ogni dimensione. Ma se hai qualità fetish, puoi bussare al settore del porno feticista, le cui infinite varianti ricercano anche peni non ingombranti.
Che non ti venga in mente di ingrossare o allungare il tuo pene – perfetto com’è – per fregare quelli del porno, o per tua insicurezza personale: oli, massaggi, pasticche, pompe, erbe e medicine di ogni genere, compresi i prodotti che vendono usando il nome di un pornostar, dicendoti che sono gli stessi che usa lui: sono tutti flop, prese in giro, non ti migliorano un caz*o, credimi.
Nessun pornoattore allunga il suo pene prima di entrare in scena con intrugli strani, o riti magici: un attore porno nasce superdotato, è grazie alla sua genetica che sta lì, ma più per la sua testa, lucida, intelligente a strafo*tere, e specie la sua resistenza, capacità erettiva, potenza, abilità di venire a comando, su un set, davanti a una troupe, con una o più partner sconosciute, o str*nze, che lo attizzano zero.
Mi dirai, gli attori si fanno di viagra e punturine ma, bello mio, ti stoppo subito e ti dico che se sui set americani e europei che contano sono vietati, ti dico pure che un attore porno, per quanto giovane e in salute, se ci tiene al suo pisello e alla sua carriera, è bene che si serva di tali prodotti con parsimonia e sotto controllo medico, altrimenti rischia di finire come Rico Strong, pornostar col pene operato, salvato in extremis, e di nuovo funzionante.
Un pene siringato rischia il priapismo, uno shock, una paralisi erettiva che lo può rendere impotente: e addio sogni di gloria nel porno e di sc*pate memorabili in privato! Danny Wylde ha ammesso di essere stato dipendente dai farmaci contro la disfunzione erettile: è finito tre volte in ospedale per priapismo, gli hanno salvato il pene, ma si è ritirato dal porno perché non ce la faceva a pornare senza "aiuti".
Ora, stammi a sentire: il porno ha i suoi trucchi per far apparire un pene già grosso ancora più grosso. Il più ovvio è la depilazione totale del pene, che già grosso sembra più grosso se deforestato: è dagli anni '90 che nel porno c’è questa tendenza, depilato ce l’hanno tutti, anche attori che non si radono il resto del corpo. Poi: un pene grosso apparirà ancora più grosso se afferrato da attrici con mani piccole, e che a fargli una fellatio adottano con la bocca posizioni innaturali; apparirà più grosso se impegnato in scene anali con attrici tiny, con c*li piccoli (prima di accettare tali calibri, le ragazze usano dilatatori anali speciali, inseriti ore prima di girare). Il pene di Danny D. misura 24 cm, e sembra più grosso data la magrezza di lui.
E però, in video, un pene grosso è ancora più grosso grazie al regista, alle luci, alle angolazioni, prospettiva e profondità di campo, cioè ai trucchi cinematografici i più vari. Il porno è cinema, mio caro, pertanto anche finzione, e se qui non ci si accoppia per finta, si adultera dove possibile!