La politica insiste con l’utopia delle emissioni-zero
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Per fortuna c’è Gentiloni che finalmente ci consola comunicandoci l’entità auspicabile di quella spesa: 1 trilione d’euri.
di Franco Battaglia16.10.2019 – nicolaporro.it
Ma perché i politici, si ostinano a non esercitare l’aritmetica? Perché, perché, perché? Leggo di Fico, Gualtieri, Conte e Gentiloni. Il primo accusa chi nega l’emergenza climatica di essere “irresponsabile”. Osservazione molto profonda: come se io dicessi che è un cretino Fico che l’afferma. Gualtieri dichiara che il governa s’impegnerà a realizzare il “cambio di passo” verso l’energia verde. Un po’ poco, visto che da un ministro dell’economia uno s’attenderebbe qualche cifra. Ma ai numeri, come abbiamo esordito, questi sono allergici. Conte vuole addirittura scorporare il denaro che prevede spendere per le riduzioni delle emissioni di CO2 dal calcolo del deficit: ma è proprio quella spesa a creare deficit, Conte mio! Per fortuna c’è Gentiloni che finalmente ci consola comunicandoci l’entità auspicabile di quella spesa: 1 trilione d’euri.
Avendo Gentiloni parlato da neo Commissario europeo, immagino intendesse il trilione a carico della Ue (cioè che non riguardi solo dell’Italia). La cifra profferita da Gentiloni per l’Ue è in linea con altri suggerimenti internazionali che, per raggiungere le emissioni-zero, sussurrano un impegno planetario, nei prossimi 10 anni, dell’ordine di 3 trilioni (secondo alcuni) o (secondo altri) dell’ordine del 2% del Pil mondiale, che a far cifra tonda, ammonta a 100 trilioni di dollari. Non sapendo né leggere né scrivere, teniamoci alti e vediamo cosa comporterebbe in termini di riduzione di CO2 la spesa planetaria di 3 trilioni di dollari. Vediamo se con essa si pervenga o, almeno, ci si avvicini, all’agognato obiettivo di emissioni-zero per il 2050. Dobbiamo solo esercitare aritmetica da terza elementare. I dettagli li lasciamo alle teste d’uovo che sciorinano illeggibili e prolissi rapporti, osannati poi dai media come “gli esperti dicono…”.