Dove sono le zanzare d’inverno?

Se però le condizioni sono favorevoli, gli adulti possono anche restare vitali

PAOLO MAGLIOCCO, il 29/01/2018 www.lastampa.it

Se in una casa ci sono zanzare anche d’inverno non è solo perché in quella casa fa caldo, ma anche perché le zanzare hanno trovato il luogo giusto per riprodursi.

Le zanzare hanno un ciclo vitale diverso a seconda delle specie. Alcune, come la aedes albopticus, cioè la zanzara tigre, non sopravvivono all’inverno da insetti adulti: ad arrivare alla primavera successiva sono invece le uova, che restano in una sorta di letargo, chiamato diapausa. Quindi la zanzara tigre, quella che punge anche durante il giorno, d’inverno non c’è.

Altre specie, come la culex pipiens, che è poi la specie più comune in Italia, o la anopheles, entrano invece nello stato di diapausa come adulti. Significa che gli’insetti trovano un posto in cui si nascondono e dove sopravvivono all’inverno rallentando le proprie funzioni vitali, per poi risvegliarsi quando la temperatura torna a salire. Di solito sono cantine o soffitte, ma possono essere anche le zone nascoste di un appartamento.

Se però le condizioni sono favorevoli, gli adulti possono anche restare vitali. O risvegliarsi prima del momento giusto. E le femmine possono perciò continuare anche a pungere anche d’inverno. Tanto è vero che negli allevamenti dei laboratori che le studiano le zanzare continuano a riprodursi tutto l’anno. Claudio Venturelli, entomologo della Ausl di Cesena, alle tante diverse abitudini delle zanzare ha dedicato qualche anno fa un intero libro (Questione di culex, oggi fuori catalogo) che è diventato anche uno spettacolo teatrale ancora in scena.

Se la temperatura supera i 22 °C in un ambiente, la zanzara è in grado di continuare a vivere. Non potrà farlo per tutto l’inverno, però. Nello stato di diapausa un insetto sopravvive anche sei mesi, ma quando è attivo la sua vita supera di poco il mese. Quando le zanzare ci sono tutto l’anno e continuano a pungere, dunque, vuol dire che non solo hanno trovato un ambiente favorevole per sopravvivere, ma anche per deporre le uova e riprodursi. Le proteine del sangue umano, come si sa, sono indispensabili alle femmine proprio per la maturazione delle uova. Ma le uova per arrivare a schiudersi hanno bisogno di un luogo umido, come piccoli ristagni di acqua, di condizioni giuste di temperatura e luce e anche di tempo: oltre un mese per completare tutto il ciclo.

La riproduzione delle zanzare è un processo esplosivo. Venturelli ha calcolato che nelle condizioni migliori, senza predatori che ne riducano il numero e con tutta la prole che sopravvive e si riproduce a sua volta, una coppia di zanzare ad aprile può dar vita a migliaia di milioni di miliardi di individui prima dell’arrivo della stagione fredda.

Il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature medie sta influenzando la durata della stagione in cui le zanzare si riproducono e dunque pungono. Ma non è l’unico fattore. In Europa sono arrivate nuove specie: dopo la aedes albopticus è stato il turno della aedes japonicus e della aedes koreicus, che arrivano, come dicono i loro nomi, dal Giappone e dalla Corea. Sono due zanzare che possono sopravvivere anche a temperature più basse rispetto per esempio, alla zanzara tigre, di origine tropicale, e che dunque riescono ad ambientarsi anche in montagna e continuano a essere attive fino a ottobre inoltrato.

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