Glisofato, la verità sul grano usato per la pasta italiana: parla il produttore Vincenzo Divella
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Divella, panico glifosato: allarmismo ingiustificato
29 Novembre 2017 da www.liberoquotidiano.it
Divella, panico glifosato: allarmismo ingiustificato
Vincenzo Divella prova ad abbassare i toni dell'allarmismo sul glifosato nel pane e pasta prodotti in Italia, dopo la proroga del suo uso in Europa da parte dell'Unione europea per altri cinque anni. L'amministratore delegato del marchio Divella, tra i principali produttori di pasta italiana, in un'intervista a Repubblica ha cercato di fare chiarezza sui timori che i prodotti italiani fatti con grano sul quale è stato usato il noto diserbante possano avere conseguenze negative sulla salute.
Il primo dubbio è sulla presenza del glifosato nel grano usato in Italia: "È vero soltanto per il grano canadese. Per quanto ci riguarda - ha detto Divella - da un anno non ne usiamo più e importiamo da Arizona e Australia.
Il glifosato è usato anche in Italia quando la spiga non è ancora matura, come diserbante, e perciò non incide sul chicco".
Nell'intervista inoltre Divella si scaglia contro gli allarmismi lanciati senza aver ben chiaro l’argomento di cui si parla: "Il ministero della Salute ha stabilito che i livelli di glifosato riscontrati nei grani di importazione sono ben al di sotto di quelli stabiliti dalle nostre leggi, che sono severissime. E’ lo stesso allarmismo che si è fatto sull'olio di palma nei prodotti da forno. Ora si usa l'olio di girasole, che ha però qualità e caratteristiche diverse, non sempre migliori per i consumatori".
Le domande infine si rivolgono al tanto sponsorizzato made in Italy in ambito alimentare, "tradito" dalla continua importazione di grano straniero: "Quel che fa la differenza nella pasta italiana è come si produce, e non parlo soltanto della lavorazione, ma del modo in cui si miscelano grani di tipo diverso. Quella del grano tutto italiano è un’illusione creata ad arte di recente, già nel 1948 importavamo la materia prima dalla Russia".