PORCO BIO! - DOPO 22 ANNI ARRIVANO LE NUOVE REGOLE
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I CONTROLLI SULL'AGRICOLTURA E PRODOTTI BIOLOGICI. ECCO QUALI E COSA CAMBIA
Maurizio Tropeano per “la Stampa” da www.dagospia.com 19.6.2017 I CONTROLLI
SULL'AGRICOLTURA E PRODOTTI BIOLOGICI - IN ITALIA LE IMPRESE DEL SETTORE SONO QUASI 60 MILA E PER LORO ARRIVA UNA STRETTA SUI CONFLITTI D' INTERESSE - ECCO QUALI E COSA CAMBIA
Partiamo da un anno: il 1995. Il decreto che riforma i controlli sul biologico aggiorna le disposizioni ferme a 22 anni fa, adeguandole anche alle sopravvenute leggi europee e soprattutto alla crescita di questo comparto. In Italia le imprese inserite nel sistema di certificazione per l' agricoltura biologica sono 59.959.
Nel corso del 2015 hanno quindi scelto di convertire la propria impresa oltre 4500 operatori, con un aumento dell' 8,2% rispetto all' anno precedente. La superficie coltivata in Italia è di 1.492.579 ettari, con un aumento complessivo, rispetto all' anno precedente, del 7,5%.
Numeri che fanno del nostro Paese il leader europeo per numero di operatori. Un primato da difendere: «Mettiamo in un unico testo tutte le disposizioni in materia e soprattutto introduciamo norme contro i conflitti di interesse che si sono verificati in passato», spiega il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.
CHE COSA CAMBIA
Nel 2016 l'Ispettorato repressione frodi del ministero (Icqrf) ha effettuato 2690 controlli nell'ambito del sistema dell'agricoltura biologica, sottoponendo a verifica 1956 operatori e 3121 prodotti. Il valore della merce sequestrata supera il milione e mezzo di euro. Per rafforzare il sistema è stato deciso di attribuire al Comando unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei carabinieri non solo l' attività di controllo sugli operatori ma anche quella di vigilanza sugli organismi di controllo.
Le verifiche fatte nelle aziende bio dagli organismi di controllo negli ultimi tre anni hanno superato quota settantamila con più di 6 mila analisi di laboratorio per verificare il rispetto dei limiti sui residui non ammessi nei prodotti ottenuti con metodo biologico.
CONFLITTO D'INTERESSE
Il decreto ha l'obiettico di rendere più corretti e trasparenti i rapporti tra controllori e controllati «in modo da rafforzare la credibilità di un settore assolutamente strategico», spiega il vice-ministro Andrea Olivero. In particolare la norma introduce meccanismi per rafforzare la leale concorrenza e per l' eliminazione dei conflitti di interessi degli organismi di controllo.
Primo: gli operatori del biologico non possono detenere partecipazioni societarie degli organismi di controllo. Secondo: gli organismi di controllo non possono controllare per più di 5 anni lo stesso operatore. Terzo: gli organismi di controllo devono garantire adeguate esperienza e competenza delle risorse umane impiegate. Quarto: nuovi obblighi di comportamento degli organismi di controllo e conseguenti sanzioni amministrative pecuniarie.
Banca dati su transazioni Il decreto legislativo istituisce una banca dati pubblica di tutte le transazioni commerciali del settore biologico fruibile da tutti gli operatoti del sistema, per rendere più trasparenti le transazioni e più tempestiva l' azione antifrode e maggiore la tutela dei consumatori. Secondo il ministro «con questo provvedimento (che inizia nei prossimi giorni l' iter previsto per la definitiva approvazione, ndr) c' è un salto di qualità nei controlli anche dal punto di vista repressivo, per dare sempre più garanzie ai consumatori e ai produttori onesti».
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