LA SCIENZA CI SVELA IL LAVORO DEL NOSTRO CERVELLO DURANTE LA NOTTE

Una nuova ricerca ha dimostrato come nel sonno il talamo risulti attivo.La scienza ci svela il lavoro del nostro cervello durante la notte

Canale 105>Tutto News 2.8.2016

Anche durante il sonno, il nostro cervello non “si spegne” davvero mai.

Mentre dormiamo, infatti, la nostra mente continua a lavorare.

Molti studiosi, negli anni, si sono interrogati su quali siano le effettive potenzialità di apprendimento del cervello durante il sonno e ad oggi siamo riusciti a conoscere qualcosa in più a riguardo.

Tutto grazie ad una nuova ricerca sviluppata da Thomas Andrillon, neuroscienziato della École Normale Supérieure di Parigi.

Lo studio svolto su una serie di volontari ha dimostrato che durante le fasi di sonno più profondo il talamo, una delle parti del sistema nervoso centrale, resta vigile, mentre i muscoli scheletrici si bloccano in attesa di eventuali pericoli. Si tratta di un retaggio di epoca preistorica, quando i nostri antenati dovevano salvaguardarsi da eventuali predatori.

I pazienti del dottor Andrillon sono stati monitorati nella notte tramite un elettroencefalogramma e, mentre stavano per addormentarsi, sono state fatte ascoltare loro alcune parole. Se riconoscevano il nome di un animale dovevano premere un pulsante con la mano destra, mentre se sentivano il nome di un oggetto premevano con la mano sinistra.

Lo staff del dottor Andrillon ha notato come il tipo di risposte variasse a seconda dello stadio del sonno: quando era più leggero il cervello faceva compiere il movimento alla mano per tutte le parole ascoltate, sia quelle già sentite che quelle nuove; quando il sonno entrava nella fase REM la preparazione motoria avveniva solo per parole già precedentemente ascoltate.

Secondo gli studiosi, questo avviene perché nelle fasi più profonde del sonno, il cervello cerca di limitare gli stimoli che provengono dall’esterno per non farli competere con i sogni.

Al loro risveglio, i volontari non ricordavano le parole udite, ma il loro cervello reagiva con un’attività differente quando le sentivano nuovamente, segno che nella mente vi era rimasta qualche traccia di quanto avvenuto durante il sonno.

Queste nuove scoperte potrebbero portare a risultati importanti nel campo del consolidamento della memoria e dell’apprendimento, oltre che allo sviluppo di metodologie utili a migliorare il nostro riposo.

Categoria Ambiente

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata