"Rifiuti all'estero, il sistema non regge". Ama chiede aiuto a Regione e Governo
- Dettagli
- Categoria: Ambiente
Fortini: "Il Sistema Roma arcaico, fragile e precario". Fognature, acquedotti rifiuti e poi avanza tempo per i No-Triv!
Affaritaliani 25.4.2016
Commento 1
"Chiediamo un tavolo tecnico a ministero del'Ambiente e Regione Lazio". E' il presidente di Ama Daniele Fortini a gettare ombre sullo stato del sistema rifiuti di Roma: "Arcaico, fragile e precario". Secondo Fortini è necessario dirimere urgentemente la questione del trasferimento in area UE di rifiuti recuperabili".
"Sul piano tecnico - spiega Fortini - non vediamo il rischio di sanzioni poiche', per esempio, la Gran Bretagna sta esportando 5 milioni di tonnellate di rifiuti tal quali in Germania e nei paesi scandinavi senza che l'Unione Europea abbia comminato alcuna sanzione per materiali che vanno a recupero energia. Va rilevato che la citta' di Roma con l'esportazione risparmierebbe 12 milioni di euro in 4 anni e circa un milione di tonnellate seppellite in discarica cosa che non puo' che essere gradita all'UE".
Secondo Fortini: "Questa iniziativa, inoltre, permetterebbe di avere il tempo di smantellare e riconvertire in ecodistretti gli impianti di trattamento meccanico biologico (a cominciare da quello sulla via Salaria). L'attuale sistema, infatti, e' arcaico, fragile e precario. I TMB servono soltanto a produrre materiali da inviare a discariche ed inceneritori e proprio per questo c'e' bisogno di una fase transitoria, breve e controllata, in cui Ama possa essere aiutata ad alleggerire i carichi che attualmente gravano sugli impianti da riconvertire. Che ci siano resistenze, anche feroci, sull'affermarsi dell'economia circolare rispetto ai rifiuti prodotti dalla citta' di Roma e' reso evidente da piu' episodi". Inoltre, conclude il presidente Ama, "l'ultima gara da noi bandita per ottenere supporto in questa direzione e' andata deserta ma la bandiremo nuovamente perche' respingiamo l'idea di dover costruire nuove discariche ed inceneritori. Sappiamo che i vertici istituzionali del Ministero e della Regione, proprio alla luce degli accordi "Cop 21" di Parigi, concordano con la visione dell'economia circolare. Quello che chiediamo e' solo coerenza".
Categoria Ambiente
Commento
Barone. ". Fognature, acquedotti e rifiuti, città e Regioni in ritardo e poi avanza tempo per il referendum No-Triv ! A questo punto mi chiedo se i costi per quei ritardi non sono furti dal bene comune ma qui la Magistratura non interviene e neanche gli ambientalisti.