Massimiliano Allegri: "Ho accettato la Juventus anche per una rivincita"
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Le confessioni di Massimiliano Allegri. L'infanzia difficile, le vittorie, le sconfitte, le donne. Nella sua intervista a Repubblica l'allenatore parla davvero di tutto.
Ribadisce che per lui nel successo di una squadra il tecnico conta a malapena il 5%. "La fantasia e la capacità di gestire l' imprevisto. Le partite si preparano, ma non si prevedono. Mi succede di decidere una formazione il venerdì pomeriggio e di stravolgerla la domenica sulla base di un' intuizione. Il momento migliore sono le sette e mezzo del mattino. L' ora alla quale solitamente contraddico me stesso". A
Il futuro . Ammette di essere molto sicuro di sé: "Dico le cose dritte per dritte, non mi aspetto gratitudine, misericordia, empatia. Sentimenti che nel calcio non esistono più. Sono bravo a fingere e a rifugiarmi nella bugia al momento giusto". Una riflessione sul futuro: "Se non avessi fatto il calciatore sarei diventato un cazzaro, come dicono qui. Per un lungo periodo lo sono stato: sport, soldi, donne. Avevo cinque anni quando mio nonno mi portò all' ippodromo. Nacque una passione travolgente per le corse. Ho scommesso, ho vinto, perso. Sono stato anche proprietario di cavalli. Mai puntato un soldo però sul calcio, mai indirizzato un risultato. Nel 2001 mi beccai un anno di squalifica per un presunto illecito che non avevo commesso. Il passaggio da Milano a Torino mi ha fatto bene. Milano è pericolosa e tentatrice: attrae, coinvolge, può affondarti. Torino è misteriosa e austera, ti mette in soggezione. Sono diventato pantofolaio. La sera vado al cinema o a cena con amici, la mattina mi sveglio presto".
Il passato e il futuro - Poi parla della sua Juventus: "Senza Tevez e Pirlo la Juve dovrà cambiare, sperimentare nuove soluzioni. Vorrei un inventore di gioco mai banale, la variabile impazzita all' interno di un piano tattico equilibrato. Il narcisismo in modica quantità non è dannoso alla salute". Allegri ammette di aver accettato la Juventus anche "per una rivincita, ho gente a cui far rivedere certi giudizi. Se passassi le notti a studiare partite in tv perderei la lucidità. Mi bastano cinque minuti, al resto ci pensa lo staff, loro sono pagati per essere più bravi di me. Amo molto il mare e sa perché? Perché non si riesce a vederne la fine, il mare è l' immagine della libertà perfetta".
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