Cosa ha detto Bergoglio su Ratzinger
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Papa Francesco, in occasione della cerimonia di consegna del premio dedicato a Joseph Ratzinger, ha parlato del pontificato del suo predecessore
21.11. 2021 - 07:28 Francesco Boezi ilgiornale.it lettura2’
Papa Francesco non è un uomo da tributi. O almeno così ci ha abituato. Il gesuita, però, fa spesso delle eccezioni per il pontefice emerito Joseph Ratzinger. Per Jorge Mario Bergoglio, infatti, quanto messo in campo dal suo predecessore è stato "caratterizzato da un luminoso magistero e un indefettibile amore per la verità". L'occasione per ribadire un giudizio, che peraltro era già noto, è stata la consegna annuale del premio dedicato a Benedetto XVI. Nel corso della settimana, sul web sono apparse alcune foto dell'emerito intento a parlare con i vincitori. Ratzinger, così com'era stato anticipato da monsignor Georg Gaenswein, è apparso "pieno di gioia di vivere".
Come scrive Agi, per Francesco, Ratzinger risiede tra i "grandi maestri della filosofia e della teologia del nostro tempo". Più di qualche intellettuale cattolico, sin da quando il teologo tedesco ha rinunciato al soglio di Pietro, ha proposto di annoverare l'ex Papa tra i dottori della Chiesa. E le frasi di Bergoglio potrebbero anticipare questo scenario.
L'ex pontefice teutonico ha occupato meglio la "stanza del libro" rispetto a quella del "potere": quando ci si imbatte in analisi sul pontificato di Ratzinger, spesso spunta questa frase. Può corrispondere al vero. L'ex arcivescovo di Buenos Aires ha voluto ricordare come Benedetto XVI abbia continuato a scrivere nonostante sedesse sul soglio. Ratzinger, nel bel mezzo del pontificato, si è dedicato a una vera e propria cristologia. Tanto per rafforzare il concetto della "stanza" in cui l'emerito si trovava meglio.
Bergoglio ha voluto evidenziare l'importanza del lato intellettuale e teologico dell'opera ratzingeriana: "Non dimentichiamo - ha detto il Papa - che Benedetto XVI ha continuato a studiare e scrivere fino alla fine del suo pontificato. Circa dieci anni fa, mentre adempiva le sue responsabilità di governo, era impegnato a completare la sua trilogia su Gesù e così lasciarci una testimonianza personale unica della sua costante ricerca del volto del Signore".
Un dettaglio non da poco conto: non dev'essere semplice, per un Papa, dosare le forze e dedicarsi con quella costanza all'interpretazione dottrinale dell'intera parabola terrena di Gesù Cristo. Qualcuno, in quelle tre opere cristologiche, ha intravisto l'ennesima prova di come Joseph Ratzinger preferisse dedicarsi a quel tipo di attività e non al governo della Chiesa cattolica. Non è un mistero, del resto, che il pontificato non fosse tra i desideri e tra i piani del bavarese.
Nel frattempo, il pontefice emerito ha ricevuto la terza dose del vaccino anti-Covid19. Pure la pandemia, con il viaggio in Germania al capezzale del fratello, ha consentito a Ratzinger di continuare quella "ricerca del volto del Signore" di cui ha parlato papa Francesco nel corso della cerimonia di consegna del premio.