Alla radio francese si può dire “Gesù gay”, ma non “cristiani d'Oriente”
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France Inter ha censurato, e poi ammesso, lo spot dell'Oeuvre d'Orient sui cristiani perseguitati
GIULIO MEOTTI 10.12. 2020 ilfoglio.it
CRISTIANI FRANCIA LIBERTÀ DI STAMPA ISLAM
L’Oeuvre d’Orient è stata fondata nel 1856, quando per i francesi si trattava di andare in soccorso dei maroniti libanesi massacrati dalle tribù arabe. I cristiani d’oriente sarebbero stati gli artefici di quel poco di laicità presente in quelle società, furono i primi a pensare all’integrazione politica di tutte le minoranze e a redigere costituzioni in cui il riferimento essenziale non fosse più la religione. Nel 1856, France Inter non esisteva. Negli ultimi anni, i cristiani d’oriente sono stati perseguitati, le chiese copte bruciate, i cristiani caldei e siriaci massacrati. L’Oeuvre d’Orient sta raccogliendo fondi per aiutarli. Serve pubblicità, anche su France Inter. Ma l’emittente radiofonica pubblica francese ha appena rifiutato una campagna pubblicitaria per questo Natale. Aveva chiesto che venisse rimossa una sola parola: “cristiano”. Così l’Oeuvre d’Orient il 7 dicembre denuncia: “‘Cristiani d’oriente’ vietati su Radio France”. La radio replica che “i messaggi pubblicitari non devono contenere alcun elemento che possa offendere (?)le convinzioni religiose degli ascoltatori”.