Papa Francesco, l'affondo del cardinale Gerhard Müller: "Basta umiliazioni, la Chiesa rischia uno scisma"
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Le autorità della Chiesa, però, devono ascoltare chi ha delle domande serie o dei reclami giusti; non ignorarlo o, peggio, umiliarlo
26 Novembre 2017 da www.liberoquotidiano.it
Il piglio "rivoluzionario" con cui Francesco sta affrontando il suo pontificato, è cosa nota, scuote e divide il Vaticano, dove i veleni nei confronti di Bergoglio crescono, di giorno in giorno. E, in un colloquio al Corriere della Sera, il cardinale Gerhard Ludwig Müller non fa altro che confermare la situazione. "C'è un fronte dei gruppi tradizionalisti, così come dei progressisti, che vorrebbe vedermi a capo di un movimento contro il Papa - confessa -. Ma io non lo farò mai. Ho servito con amore la Chiesa per 40 anni da prete, 16 anni da cattedratico della teologia dogmatica e 10 anni da vescovo diocesano".
Müller prosegue affermando che "credo nell'unità della Chiesa e non concedo a nessuno di strumentalizzare le mie esperienze negative degli ultimi mesi. Le autorità della Chiesa, però, devono ascoltare chi ha delle domande serie o dei reclami giusti; non ignorarlo o, peggio, umiliarlo". Parole chiarissime, quelle di Müller, e che sono chiaramente rivolte proprio a Francesco. Parole alle quali ne seguono altre, ancor più clamorose: "Altrimenti, senza volerlo, può aumentare il rischio di una lenta separazione che potrebbe sfociare in uno scisma di una parte del mondo cattolico, disorientato e deluso. La storia dello scisma protestante di Martin Lutero di cinquecento anni fa dovrebbe insegnarci soprattutto quali sbagli evitare". Il cardinale Gerhard Müller, insomma, arriva a paventare la possibilità di uno scisma, di un terremoto per la Chiesa, che potrebbe arrivare a spaccarsi. Proprio come un qualunque partito politico.
Müller è forse il più rispettato teologo cattolico, ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, sostituito a sorpresa da Bergoglio lo scorso luglio: "Il Papa mi confidò: Alcuni mi hanno detto anonimamente che lei è il mio nemico, senza spiegare in qual punto. Dopo quarant'anni al servizio della Chiesa, mi sono sentito dire questo: un'assurdità preparata da chiacchieroni che invece di instillare inquietudine nel Papa farebbero meglio a visitare uno strizzacervelli". Anche in questo caso, parole durissime. Il cardinale, comunque, esclude che qualcuno stia ordendo complotti contro il Papa in polemica alle sue posizioni troppo progressiste: "Un'assoluta esagerazione". Eppure, l'ombra dello scisma è stato lui stesso ad agitarla.