Agenzia delle Entrate, Zanetti: Orlandi si dimetta

"Se continua ad esternare il suo malessere e a dire che l'Agenzia muore, le dimissioni diventano inevitabili". Enrico Zanetti, sottosegretario all'Economia, chiede le dimissioni di Rossella Orlandi, numero uno dell'Agenzia delle entrate

Lunedì, 26 ottobre 2015 - 09:10:00 Affaritaliani

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"Se continua ad esternare il suo malessere e a dire che l'Agenzia muore, le dimissioni diventano inevitabili". Lo afferma Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica e sottosegretario all'Economia, in merito a Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate, in un'intervista al quotidiano "La Repubblica". "Le parole della Orlandi, sempre che non le smentisca o le ridimensioni, sono incompatibili con qualsiasi ipotesi di leale collaborazione col governo che l'ha nominata - spiega Zanetti -. Parlo come componente del governo. Ma sono convinto che la mia posizione sia assolutamente condivisa da Palazzo Chigi. Non dubito che presto il ministro Padoan fara' sapere la sua". Per il sottosegretario "in questi mesi l'approccio dell'Agenzia ha determinato forte irritazione nel Mef e nel governo". Per Zanetti la Orlandi "non e' isolata. Se lei si sente messa all'angolo e' solo perche' preferisce risolvere in un altro modo il nodo dei suoi dirigenti dichiarati illegittimi dalla Consulta. L'errore qui pero' e' che difende i suoi uomini piu' fidati, non l'istituzione. Ma questo non e' il suo compito. Non possiamo consentire a questi dirigenti, assunti in modo illegittimo, di tornare ai loro posti senza concorso. E invece ci sorbiamo da mesi la tiritera del direttore che dice di non essere in grado di andare avanti". "E' ragionevole darsi una mossa e fare i concorsi. Questo fa un direttore. Se non si sente in grado, lasci - prosegue -. Passa il tempo a chiedere soluzioni giuridicamente impraticabili. Vuole forse una sanatoria? Se il governo la facesse, scoppierebbe la rivolta nelle agenzie. Gli altri 40 mila dipendenti non hanno l'anello al naso". E sottolinea: "Il direttore dell'Agenzia delle entrate non e' il ministro delle Finanze. La politica fiscale la fa il governo. L'Agenzia deve fare i controlli, non decidere quali. E' una voce che ascoltiamo, per carita'. Ma non sempre condividiamo. E quando si sceglie una linea, il direttore si adegua ed esegue. Zitti e pedalare. Altrimenti e' libero di andare da un'altra parte".

Categoria Italia

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Vale. Non è che scelta per quel posto dalla minoranza PD ora debba fare i conti e partecipare alla politica dello abbandono?

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