Secondo il Centro per le politiche europee, senza una strategia migratoria complessiva, potrebbe minare la coesione tra Stati membri
2.6.2025 linkiesta.it lettura 1’
Secondo il Centro per le politiche europee, senza una strategia migratoria complessiva, fondata su percorsi legali e inclusione, la standardizzazione proposta da Bruxelles potrebbe minare la coesione tra Stati membri
La Commissione europea ha presentato una proposta dettagliata per un nuovo regolamento sui rimpatri, che sostituirà la direttiva vigente dal 2008. Il Centro per le politiche europee (Cep) è favorevole alla standardizzazione europea, ma critica gran parte della proposta dal punto di vista giuridico.
L’obiettivo della proposta è introdurre una procedura standardizzata per i rimpatri dei cittadini di paesi terzi, che non hanno diritto alla protezione internazionale nell’Unione. Ciò dovrà essere realizzato attraverso la standardizzazione di una procedura di rimpatrio vincolante a livello Ue, e un maggiore coordinamento tra gli Stati membri. A tal fine, la Commissione intende ampliare la base giuridica per la detenzione, al fine di chiarire l’identità dei migranti, e procedere ai rimpatri.
L’esperto di politiche migratorie del Cep, Andrea De Petris, esprime critiche sulla proposta: «Una politica di rimpatrio efficace non può essere considerata un provvedimento isolato, ma deve essere inserita in una gestione equilibrata delle migrazioni, che promuova percorsi legali e prenda sul serio l’integrazione sociale».
In particolare, i centri di rimpatrio previsti nei paesi terzi sollevano una serie di questioni giuridiche, sulle quali la proposta non fornisce alcuna indicazione. È necessario garantire che la procedura di rimpatrio sia svolta in conformità con gli obblighi previsti dal diritto dell’UE, dal diritto internazionale e dal diritto internazionale umanitario. I provvedimenti europei di rimpatrio rischiano, inoltre, di innescare uno scarico di responsabilità tra gli Stati membri, per quanto riguarda l’esecuzione dei provvedimenti di riammissione.
Nonostante i cambiamenti di ampia portata, permangono sfide fondamentali nella politica migratoria. Data l’importanza politica della questione, e la sua influenza sul dibattito sociale, De Petris invita alla cautela: «Promesse troppo ambiziose potrebbero minare ulteriormente la fiducia dei cittadini nella gestione delle politiche migratorie a lungo termine, con conseguenze ancora più pericolose per i risultati elettorali».