Le reazioni della politica italiana alla vittoria di Trump
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Alcuni commenti di politici italiano ma manca ancor quello del il PD di Schlein
06 novembre 2024 redazione pagellapolitica.it lettura2’
I leader dei principali partiti italiani hanno reagito in maniera diversa alla rielezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, sia quelli che sostengono il governo Meloni sia quelli all’opposizione.
Il politico italiano più entusiasta della vittoria di Trump è il segretario della Lega Matteo Salvini, che non ha mai nascosto il suo sostegno al candidato repubblicano. «Patriottismo, controllo delle frontiere, tagli alle tasse, radici cristiane, libertà di espressione, impegno per la pace mondiale. Che giorno storico!», ha scritto in inglese Salvini su X, quando ancora il risultato delle elezioni non era ufficiale. Qualche ora dopo, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato un altro post per fare ufficialmente le congratulazioni al quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani hanno fatto gli auguri a Trump in modo più istituzionale. Tajani ha detto che l’Italia lavorerà «al meglio con la nuova amministrazione, anche per il bene dell’Europa, del Mediterraneo e dell’Africa», facendo le «congratulazioni al popolo americano per questa grande manifestazione di democrazia». Meloni invece, oltre alle congratulazioni di rito, ha sottolineato che «Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia». La presidente del Consiglio si è detta certa che questo «legame strategico», con Trump presidente, sarà rafforzato «ancora di più».
Alle ore 15:30 italiane il Partito Democratico e la sua segretaria, Elly Schlein, non hanno ancora commentato la sconfitta della candidata democratica Kamala Harris, apertamente sostenuto negli scorsi mesi dal PD. Per esempio, pochi giorni fa Schlein aveva definito «auspicabile» la vittoria di Harris, precisando però che il suo partito non era «d’accordo su tutto» il programma dell’attuale vicepresidente degli Stati Uniti.
Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha fatto le congratulazioni a Trump per la «vittoria netta, estesa anche al voto popolare», dopo che negli scorsi mesi non aveva voluto esprimere una propria preferenza tra i due candidati. In una nota, la delegazione al Parlamento europeo del Movimento 5 Stelle ha dichiarato che la vittoria di Trump è «una lezione per i finti progressisti che hanno ammainato la bandiera della pace» in Ucraina e nel Medio Oriente. Secondo i parlamentari europei del partito di Conte, la vittoria repubblicana rappresenta, nonostante i festeggiamenti, una sfida per la destra italiana ed europea: «Quando Trump imporrà dazi sui prodotti Made in Italy vogliamo vedere i vari Meloni e Salvini esultare», ha concluso la nota.
Il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha definito quella di oggi «una brutta giornata», dove «vince il negazionismo di fronte alla crisi climatica». «Non c’è nulla di cui congratularsi: Trump lavorerà per costruire un’internazionale sovranista volta a demolire l’Europa e i diritti sociali, civili e ambientali», ha commentato in una nota stampa il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra insieme a Fratoianni.
Tra gli altri partiti di opposizione, il segretario di Azione Carlo Calenda ha scritto su X una lunga analisi delle elezioni negli Stati Uniti, nelle quali a suo parere sono state determinanti «paura e rabbia come meccanismo di voto». Sempre su X, il segretario di Più Europa Riccardo Magi ha scritto che «La vittoria di Trump è a tutti gli effetti una sciagura per i diritti, per lo stato di diritto, per le minoranze, per la libertà, per la lotta al cambiamento climatico».
Più che le riflessioni sull’esito del voto, secondo il leader di Italia Viva Matteo Renzi questo invece è il momento di «riconoscere il risultato con le congratulazioni al vincitore e l’onore delle armi alla sconfitta Kamala Harris»
Commenti
FLASH! - PERCHE' UNA ELLY SCHLEIN, ANCORA INCAZZATA PER L'ATTIVISMO DI GOFFREDO BETTINI E PER LA CONTRARIETA' DI SALA E ALTRI SINDACI DEL NORD CONTRARI ALLA SCELTA DI GAETANO MANFREDI ALLA PRESIDENZA DELL'ANCI, IERI NEL PRIMO POMERIGGIO HA VARCATO IL PORTONE DEL PALAZZO IN CUI ABITA L'EX PREMIER MARIO DRAGHI NEL QUARTIERE PARIOLI A ROMA? - ANSA: "COME ANTICIPATO DA DAGOSPIA E CONFERMATO DA FONTI DEL NAZARENO, TRA I TEMI DISCUSSI NEL FACCIA A FACCIA, IL FUTURO DELL'UNIONE EUROPEA DOPO IL VOTO NEGLI USA E GLI SCENARI ECONOMICI ITALIANI..."
(ANSA) - ROMA, 06 NOV - La segretaria del Pd Elly Schlein, come anticipato da Dagospia e confermato da fonti del Nazareno, ha incontrato l'ex presidente del Consiglio Mario Draghi ieri a Roma. Tra i temi discussi nel faccia a faccia, il futuro dell'Unione europea alla luce del voto negli Usa e degli scenari economici italiani. Dagospia.com
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