L'INTERVENTO. Il realismo di Giorgetti sulla prossima manovra economica: “Non si può fare tutto”
- Dettagli
- Categoria: Italia
Il ministro dell’Economia al meeting di Rimini preannuncia cautela in vista della prossima legge di bilancio e sulle pensioni avverte: “Con questa denatalità nessun sistema può reggere”
21 AGO 2023ilfoglio.it lettura2’
Sullo stesso argomento:
I due volti del governo Meloni, populista nelle cose minori e pragmatico su quelle essenziali
“Basta caccia al gettito”, diceva Meloni. Ora l'Agenzia delle entrate fa caccia al gettito per lei
Un intervento basato su prudenza e pragmatismo quello tenuto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al meeting di Rimini. Nel corso del suo discorso alla convention il ministro ha affrontato il tema della prossima manovra economica e della futura sostenibilità del sistema previdenziale.
“Noi come governo ci approcciamo alla legge di bilancio, sarà una legge di bilancio complicata, tutte lo sono. Siamo chiamati, poiché facciamo politica, a decidere delle priorità” le parole di Giorgetti, che ha poi avvertito “non si potrà fare tutto, certamente dovremo intervenire a favore dei redditi medio bassi, ma dovremo anche usare le risorse a disposizione per promuovere la crescita”.
Un indirizzo di cautela quello lanciato dunque dal ministro leghista, che punta forse a spegnere sul nascere eventuali proposte di misure eccessivamente dispendiose per le casse dello stato.
Tant’è che anche sul tema pensioni, pur senza annunciare possibili interventi specifici, sottolinea l’importanza di guardare alla sostenibilità del sistema che nel prossimo futuro sarà messo a dura prova dai dati allarmanti sulla natalità. “Il tema della denatalità è fondamentale, non c'è nessuna riforma e misura previdenziale che tenga nel medio e nel lungo periodo con i numeri della denatalità che abbiamo oggi” dichiara il ministro.
Questa prudenza è giustificata anche dal possibile ritorno delle regole europee del patto di stabilità, temporaneamente sospese dopo la pandemia. Sul tema Giorgetti spiega la posizione del governo: "Vogliamo che gli investimenti siano trattati in modo privilegiato rispetto alle spese correnti. Non possiamo in un momento in cui siamo ancora in una situazione eccezionale tornare a delle regole che ignorano la necessità di accompagnare e aiutare famiglie e imprese nella trasformazione che stiamo vivendo”.
E in ambito europeo, anche alcune parole sulla gestione del Pnrr che tanto ha tenuto banco negli scorsi mesi: “Le risorse devono essere utilizzate nel miglior modo possibile. Non c'è semplicemente una responsabilità di fare in fretta ma è necessario fare bene perché se fare in fretta significa fare male è meglio fare bene ma in qualche modo valutare attentamente le situazioni".
Commenti
Sul mercato smentisce quanto negli anni precedenti, sulla politica economica predica il contrario del governo, sulle pensioni spiega perché le proposte della lega sono sballate. Le parole del ministro dell'Economia a Rimini sembrano più una dichiarazione d'impotenza che un programma
Parla poco Giancarlo Giorgetti ma le poche volte che lo fa – ad esempio al Meeting di Rimini, di cui è ospite fisso – dice di tutto. E anche il suo contrario. Nel descrivere la sua visione di sviluppo economico, il ministro dell’Economia ha affermato che “confidare unicamente nella mano invisibile del mercato non è la soluzione corretta”, sostenuto dal padrone di casa Giorgio Vittadini che elogia il “nuovo interventismo positivo” del governo Meloni, spingendo il concetto di sussidiarietà verso nuovi lidi.
LUCIANO CAPONE 21 AGO 2023 ilfoglio
RSS feed dei commenti di questo post.