Largo ai giovani se preparati e non già vecchi
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Amici e non del PD ci chiedono criticando perché siamo
così attenti a ciò che succede nel PD. A parte che abbiamo rivolto l’attenzione anche verso il PDL ma di questo diremo dopo. Intanto cerchiamo di non fermarci ai Rolling Stones. Se iscritti o no al PD non dicessero di essere diversi e puri (Nenni diceva che in politica un puro trova sempre un altro più puro che l’epura) rispetto ad altri, la nostra attenzione sarebbe diversa, più argomentata politicamente. Non possiamo non ricordare che Craxi in parlamento disse: “ Si alzi chi in questa Camera non ha mai preso finanziamenti ..” e nessuno si alzò. Altro che mani pulite ! Altro che “famigli”: prendi oggi la Melandri che una Presidenza gliela hanno trovata e sembra grazie a parentele; si vocifera che per Veltroni e la Finocchiaro siano già pronte due poltrone come premio alla non loro rielezione, per il cinema uno e l’altra al CSM. A D’Alema, Mussi consiglia di” badare ai nipoti e che la politica si può fare anche da fuori”. Ora la guerra sputtanante fra Bersani e Renzi per questioni di vicinanza ai poteri finanziari che sostengono il giovane rampante, quando si sa che in passato i vertici del PCI fino al PD, avevano o cercavano rapporti con il mondo finanziario-capitalista per raggiungere più potere da trasferire poi “alla classe operaia”, si giustificava-no. Ma era così? Le liberalizzazioni di Bersani? I taxi ! Oggi in Italia è in grande confusione: da una parte è ritornato la ideologia statalista per la quale ad ogni bisogna dei cittadini ci pensa lo Stato e quindi tutto resta com’è per cui chi lavora con più coscienza viene remunerato come chi se ne frega; si predica l’aumento della tassazione leggi patrimoniale, cosa già in atto sulle case senza che la spesa pubblica diminuisca anzi, aumenta; dall’altra meno stato e più libertà per i cittadini, concorrenza, vedi quella nelle ferrovie con 2 vettori che ha fatto scendere le tariffe; premio del merito, riforme nel lavoro e dello Stato. Quindi PD uguale agli altri partiti in fatto di comportamenti e diverso programmaticamente. E su questo dovrà raccogliere i consensi. Ma dello attuale declino economico, sociale e culturale ne è pienamente responsabile assieme a tutti gli altri. Sono state “dissipate fortune varie a iniziare dagli anni Settanta e Ottanta per pensioni, sanità e regioni”. Per arrivare a oggi, alla presentazione del conto da pagare, e con la riassunzione di 145 operai Fiat iscritti alla Fiom per ordine della magistratura, quasi fossimo ritornati al ’68.
Parliamo del PDL ? Si sta consumando il travaglio tra sospetti, telefonate fatte e poi smentite. Via Berlusconi, oramai ha fatto il suo tempo con meriti politici, rimane poco. Lo sfasciano alla Santanchè? Prenderà decisioni, farà delle scelte, si rilancerà? C’è ancora bisogno di un partito dei moderati liberali ? Finiranno i traffici di relazione per i quali si finanziano e si premiano i parenti e amici dei potenti, da una parte e dall’altra dell’arco politico? Sappiamo che l’uomo è nato con il peccato e che la vita, la democrazia ( Churchill diceva che è brutta ma le altre forme di governo sono peggiori) è piena di compromessi, ingiustizie e brutture per cui il richiamo alla moralità suona per di più falso e strumentale. Partiti e partitini nascono ogni giorno a testimonianza di una crisi profonda di rappresentanza solida politica, la sovranità l’abbiamo persa. La Germania incalza. E siamo solo a 7 mesi dalle possibili elezioni.