Proposta di un patto di legislatura a Letta

Da parte di Bonanni (CISL)  e Brunetta (PDL)

Il presidente del consiglio Enrico Letta ha ricevuto dal presidente dei deputati Pdl, Renato Brunetta, e dal segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni la medesima proposta di siglare in settembre un patto di legislatura.

 Brunetta in riferimento ai partiti che costituiscono la coalizione.  Bonanni tra il governo e le parti sociali.

Convinti entrambi che senza un chiaro accordo programmatico l’esecutivo non abbia lo stesso alternative, ma che sia destinato a fallire per scarsa incisività. Dall'Imu all'Iva, dai pagamenti della P.A. agli esodati, "i temi economici sono prioritari" e quindi serve "grande coesione per approvare tutto questo", ha spiegato a Sky Tg24 il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta, sostenendo cosi' la richiesta di parte del Pdl di sospendere il confronto sui temi etici sostenendo così il riequilibrio nella rappresentanza dei partiti della maggioranza.

 "Epifani dice rimpasto, ma e' una vecchia parola da prima Repubblica. Io dico facciamo un patto di legislatura, rafforziamo il Governo per durare fino al 2018, con pari dignita' di tutti quelli che partecipano alla compagine di Governo. Come Pdl abbiamo 3-4-5 ministri in meno, ma non e' questo il tema, e' un problema di pari dignita' e di strategia comune per far si' che la legislatura duri fino in fondo". Brunetta ha rivelato che "al presidente Letta la proposta piace, anche perche' da luglio 2014 saremo presidenti di turno dell'Ue e i 18 mesi di Letta dovrebbero scadere proprio a fine 2014.

Con che faccia presiederemmo l'Ue con una scadenza come lo yogurt?". "A settembre occorre fare un accordo forte tra il governo e le parti sociali per dare più incisività all`azione dell`esecutivo e attenuare così le fibrillazioni e le spinte negative che si muovono ogni giorno nel quadro politico.

Solo così il governo andrà avanti”, aveva affermato in precedenza il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni nel corso del comitato esecutivo della Confederazione. "Il Presidente del Consiglio Letta è oggi l`unico che può gestire questa delicata fase della vita economica e sociale del paese. Non ci sono alternative a questo Governo. Ma abbiamo bisogno di una politica nuova e coraggiosa  altrimenti non cambierà nulla in termini di investimenti, di occupazione e di ripresa dei consumi per le famiglie. Letta deve avere più coraggio nell`affrontare i nodi irrisolti che attanagliano da più di vent`anni il sistema istituzionale ed economico del nostro paese. Se Letta avrà coraggio avrà l`appoggio anche del sindacato, dei lavoratori e dei pensionati. Per questo diremo nei prossimi giorni al Presidente del Consiglio che a settembre occorre fare una sintesi chiara su quella che deve essere l`agenda per il paese, in particolare su tutti i provvedimenti ordinari e straordinari da varare entro la fine dell`anno". L`agenda è quella che "abbiamo espresso come sindacato in occasione della manifestazione unitaria dello scorso 22 giugno. Dobbiamo ripartire da lì: meno tasse sul lavoro e pensioni, intensificazione della lotta all`evasione fiscale, riduzione dei costi abnormi delle istituzioni e della spesa pubblica improduttiva, più agevolazioni fiscali e contributive per chi investe e assume i lavoratori, vendita del demanio pubblico”. Italia Oggi, 22/7

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