I fumatori sono i nuovi ricchi
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Obama condanna il vizio in nome dei conti e del puritanesimo bio
Per Barack Obama i fumatori sono i nuovi ricchi, una categoria viziosa da spremere in nome della salute pubblica. I ricchi sono l’ostacolo alla giustizia sociale, i fumatori sono la macchia sulla veste candida del puritanesimo dei costumi. Gli scienziati che ruotano attorno alla Casa Bianca hanno da tempo certificato che il fumo produce infelicità nei fumatori, dunque quando il governo alza il prezzo delle sigarette fa un favore alle pecorelle smarrite nei pascoli di tabacco. E’ arrivato il momento di far precipitare il consenso scientifico e morale nell’ambito della legge. Nella proposta di bilancio presentata ieri dal presidente sono inclusi anche 78 miliardi di dollari che lo stato vuole raggranellare nel giro di dieci anni aumentando le accise sui tabacchi, presumibilmente per finanziare un commendevole programma sull’accesso agli asili nei quali senz’altro la mensa offrirà verdure biologiche bollite grazie alle energie rinnovabili. Lo ha annunciato dal giardino delle rose, a due passi dall’orto dove Michelle spiega ai bambini che l’obesità è l’anticamera dell’inferno e non lontano da dove il presidente un tempo fumava di nascosto, giusto prima che la moglie diventasse un’icona universale del salutismo. L’avrà fatto per moralizzare John Boehner, lo speaker che fuma senza vergogna e si permette di sussurrare battute a sfondo nicotinico all’orecchio immacolato della first lady. Quando l’avversario era Romney, che non beve nemmeno il tè biologico, non aveva mai osato mettere i fumatori nella categoria degli impuri da scuotere per fare cassa. Ora li trascina davnti al tribunale delle opinioni perbene manco fossero banchieri di Wall Street.
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