E’ dura cercare dialoganti a San Pietro
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Non vedendo inviti per riunioni politiche, sono portato a pensare che i partiti e
movimenti sono chiusi in se stessi e ai “fedeli”. Non schierati esclusi e ai loro argomenti, resta raccogliere in risposta solo il silenzio e non tanto per chi scrive, ma per chi legge e non trova ne dialogo ne contradditorio. Ma forse sbaglio dando troppa considerazione politica ma forse no visto che la comunità ha dato vita a una candidata, meritevole per il suo passato, al parlamento e certamente, con miglior esiti, al futuro regionale.
Non posso però che continuare così rilevando, a mio unico e quindi discutibile giudizio, torti o ragioni su singoli fatti senza conoscere, e quì il mio neo, ciò che sta dietro ad essi e non è poco.
L’occasione è oggi lo scritto di Tondato sull’ultimo Consiglio Comunale.
Vado per argomenti.
1 - Segretario. “E' paradossale … sia stato chiesto al sottoscritto una soluzione alternativa, quando tutto ormai era già stato deciso dalla maggioranza. Se davvero il sindaco fosse stato interessato ad una nostra opinione o collaborazione in merito, avrebbe dovuto se non altro chiederlo anticipatamente”.
Ha ragione Tondato perché il “Segretario” non è un affare solo della maggioranza e perché poteva essere un motivo per un certo disgelo dei rapporti fra maggioranza e minoranza.
La segreteria associata sta a dimostrare l’esigenza di formare Comuni più ampi in grado anche di sostenerne finanziariamente la funzione. E qui torna a pallino la necessità di dare alla Unione dei Comuni sempre maggiori funzioni.
2 - Unione dei Comuni. Scrive Tondato. “in un mio intervento tenutosi il 10 dicembre 2012, in occasione del consiglio comunale in forma allargata a più comuni … . proponevo che il Comune di San Pietro andasse oltre la sola attribuzione delle funzioni della Polizia Municipale in forma associata all’Unione dell’Area del Quartier del Piave e del Feletto ma quanto prima partecipasse anche con le funzioni riguardanti
la gestione del territorio, dell’ambiente e dei servizi sociali, così da ridurre i costi.”
Anche qui Tondato in via generale non ha torto, salvo obbiettare che il principio dell’unione non può essere solo la “riduzione dei costi”. Non so se questa Unione ha proseguito nel suo cammino dopo la costituzione , passando da un fatto amministrativo, e qui va dato atto della caparbietà del Sindaco con la quale ha affrontato e portato a termine il progetto, a quello dei contenuti , delle iniziative di vedere in altro modo la operatività dei Comuni
Mi aspettavo e l’ho scritto e, come sempre, senza ottenere risposte ne da una parte ne dall’altra, che la Unione dei Comuni del Quartier del Piave fosse spiegata e dibattuta fra la Comunità nostra, ma non solo; che uscisse dalla generalità degli argomenti addotti e riproposti anche da Tondato nello scritto cui mi riferisco. Maggioranza in silenzio e minoranza in aspettativa mentre avrebbe dovuto incalzare, se credenti nel progetto, la maggioranza appunto. Le funzioni della minoranza sono si di controllo, facile, ma anche di proposta, più difficile.
Mi permetto far riosservare che il quasi 25% dei consensi (730) di protesta raccolti da M5S nel Comune, modificherà le alleanze attuali (il PD al 21% con 648 voti) e non permettono agli altri tutti di dormire, di pensare con gli schemi tradizionali..
Indotti, siamo a una svolta politica nazionale. Finalmente.
P.S. Questo intervento è stato inviato e pubblicato dal sito Comune Amico alcuni giorni fa. Nessun commento se non i soliti attacchi personali ai soliti.
In silenzio anche Tondato che così non riceve reprimende da Tosi, in sonno la Lega quarto partito per consensi fermi a 444 pari al 14% dei sanpietrini. Saluti e baci. CW