L’Italia regala altri 500 mila euro ai trafficanti libici
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Il viaggio di un solo barcone con 360 dei 90 mila immigrati clandestini sbarcati dall’inizio dell’anno in Italia avrebbe fruttato all’organizzazione libica che ha gestito e organizzato la traversata circa 540 mila dollari
di Gianandrea Gaiani4 agosto 2015, pubblicato in Commenti , AD
Il viaggio di un solo barcone con 360 dei 90 mila immigrati clandestini sbarcati dall’inizio dell’anno in Italia avrebbe fruttato all’organizzazione libica che ha gestito e organizzato la traversata circa 540 mila dollari. Ne è convinta la squadra mobile di Ragusa che ha fermato il tunisino Mehamad Aenouri, 21 anni, accusato di essere lo scafista dell’imbarcazione con 360 migranti soccorsa sabato scorso dalla nave ‘Asso Ventinove’.
Il giovane, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, era l’unico tunisino sul barcone su cui si trovavano eritrei e sudanesi, poi portati a Pozzallo (Rg). I clandestini avrebbero pagato circa 1.500 dollari l’uno per arrivare in Italia.
Sommando la “tariffa” di 1.500 dollari per i 90 mila sbracati finora (180 mila l’anno scorso) i trafficanti hanno incassato da gennaio 135 milioni di dollari ma probabilmente molto di più poiché è noto che molti altri clandestini hanno pagati cifre anche doppie di quelle praticate ai 360 sudanesi ed eritrei.
Con la sua politica di accoglienza generalizzata per tutti coloro che si rivolgono alla criminalità organmizzata èer emigrare illegalmente in Europa, l’Italia si conferma la più importante artefice delle fortune delle organizzazioni malavitose che trafficano esseri umani.
Un’attività divenuta ormai un’industria, avviata al punto che i trafficanti possono persino praticare i “saldi estivi” con biglietti a soli 1.500 dollari grazie alla complicità di Roma e delle flotte italiane ed europee che consentono, con i soldi dei contribuenti, l’arricchimento delle cosche colluse con il terrorismo islamico.
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