Terroristi nascosti dietro civili e presidi medici

Categoria: Estero

Hamas codarda, il capo dei macellai fa di un ospedale il proprio bunker ma non c’è indignazione

Iuri Maria Prado 31 Maggio 2025 alle 15:57 ilriformista.it lettura1’

La conferma della morte di Mohammed Sinwar, nuovo capo di Hamas dopo l’uccisione del fratello – Yahya – nell’ottobre dell’anno scorso, è meno importante per il decesso in sé che per il luogo in cui esso è avvenuto. Quel macellaio era rintanato sotto all’Ospedale europeo di Khan Younis, con dieci “collaboratori”. Non era lì per curarsi, non era un malato. Era lì perché, come in ogni ospedale di Gaza, come in ogni scuola, come in ogni rifugio dell’Onu, come in ogni condominio civile, i terroristi palestinesi organizzano e attuano la propria “resistenza”. Lì, negli ospedali, nelle scuole, nei rifugi dell’Onu, nei condomini civili i terroristi di Gaza ricavano protezione per sé stessi, ricoverano il proprio armamento, tengono gli ostaggi, pianificano attentati.

Morte Sinwar jr non fa notizia

È così normale, questa pratica, così ordinaria, così accettata da parte della comunità internazionale – la quale vi assiste noncurante, senza condannarla mai – che la notizia dell’uccisione del capo dell’organizzazione terroristica che bivaccava con i suoi manipoli in un ospedale, letteralmente, non fa notizia. Il bombardamento di quell’ospedale è stato rappresentato per giorni e giorni come l’ennesimo, gratuito e criminale esperimento della ferocia sicaria israeliana. Per giorni e giorni l’esecrazione montava davanti alla cieca spietatezza dell’esercito genocida, che non risparmiava nemmeno gli ultimi ospedali funzionanti a Gaza. Per giorni e giorni si affastellavano le condanne, le requisitorie, le maledizioni sul conto dell’esercito sterminatore che non si ferma davanti a nulla, che uccide i bambini nelle scuole e uccide i malati negli ospedali perché intende farlo.