Il presidente Usa attacca anche Zelensky: 'Tutto quello che esce dalla sua bocca crea problemi'. Ieri diluvio di bombe contro Kiev e altre città
ROMA, 26 maggio 2025, 04:23 Redazione ANSA lettura2’
Putin respinge la tregua ora, ma pronto a trattare pace © ANSA/AFP
"Non sono contento" di Vladimir Putin: "non mi piace quello che sta facendo, non mi piace per niente.
Non so cosa gli sia successo". Lo afferma il presidente americano Donald Trump. E il tycoon non esclude sanzioni alla Russia. A chi gli chiedeva se le valutasse, il presidente Usa ha risposto: "certamente".
Putin "è impazzito. Sta uccidendo molte persone. Missili e droni contro le città in Ucraina per nessuna ragione. Ho sempre avuto un buon rapporto con Putin, ma gli è successo qualcosa", ha scritto il tycoon sottolineando che tentare di conquistare tutta l'Ucraina porterà alla "caduta" della Russia. "Ho sempre detto che voleva tutta l'Ucraina, non solo una parte, e forse sta iniziando a rivelarsi giusto, ma se lo fa porterà alla caduta" del suo Paese, ha aggiunto il presidente Usa.
Trump non risparmia critiche nemmeno per Volodymyr Zelensky: "Non fa un favore" all'Ucraina "parlando come fa: tutto quello che esce dalla sua bocca crea problemi. Non mi piace, è meglio che smetta", afferma il tycoon. La guerra "non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelensky, Putin e Biden, non di Trump. Io sto solo aiutando" a mettere fine a un conflitto "iniziato da una grossa incompetenza e odio", ha concluso il leader Usa.
La giornata di ieri:
Un'altra notte d'inferno per l'Ucraina, la seconda consecutiva. La potenza di fuoco aerea della Russia è tornata ad abbattersi su diverse regioni del Paese sotto invasione, inclusa Kiev, con raid a ondate: quasi 300 droni e una settantina di missili, che hanno provocato almeno 12 morti, tra cui bambini, e decine di feriti. E' stato l'attacco dal cielo più pesante dall'inizio del conflitto, che ha oscurato la gioia dei familiari dei prigionieri, tornati a casa nel terzo giorno dello scambio concordato con Mosca.
Volodymyr Zelensky ha puntato il dito contro "il silenzio dell'America e di altri nel mondo", che non farebbe altro che "incoraggiare Putin", ma nelle ore successive l'inviato di Donald Trump Keith Kellogg non ha usato mezzi termini: "Attacchi vergognosi che violano i protocolli di Ginevra". E Washington ha chiesto il "cessate il fuoco, ora".