Caso Embraco: che cosa imparare dalla vicenda
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La vicenda Embraco è una cartina al tornasole delle nostre debolezze: invece di gridare al complotto, perché non imparare la lezione?
di Marcello Gualtieri, 24.2.2018 www.italiaoggi.it
La vicenda della Embraco è nota: l'azienda del gruppo Whirlpool decide di chiudere lo stabilimento in Italia e trasferirlo in Slovacchia; il ministro dello sviluppo economico propone di non licenziare i 500 dipendenti, ma di metterli in cassa integrazione (che non costa niente all'azienda essendo a carico dei contribuenti) così da poter lavorare per una riconversione industriale. Nonostante l'opzione sia a costo zero per l'azienda, quest'ultima si dichiara non interessata, conferma la chiusura della fabbrica e il trasferimento dell'attività in Slovacchia. Il ministro, a questo punto, perde le staffe e corre dal Commissario europeo alla concorrenza per le verifiche del caso. Fin qui la cronaca, vedremo se c'è stato qualche abuso da parte della Slovacchia, ma da questa vicenda si deve prendere lo spunto per alcune riflessioni.
Primo: il costo del lavoro in Italia è pari a 28 euro all'ora, in Slovacchia è 10 euro all'ora (dati Eurostat); il corporate tax rate in Italia è 31,4%, in Slovacchia è del 21% (dati Kpmg al 2016): perché una multinazionale dovrebbe preferire l'Italia alla Slovacchia?
Secondo: la Slovacchia non è la Cina o l'Indonesia, è un paese della Ue che rispetta le regole sui diritti dei lavoratori e sull'ambiente; ha adottato l'euro e non pratica svalutazioni competitive; sia come costo del lavoro sia come pressione fiscale non è certo il paese più economico della Ue. Forse è semplicemente un Paese che funziona meglio.
Terzo: competere sulle lavorazioni a basso valore aggiunto è una partita persa in partenza per l'Italia: abbiamo un welfare troppo stratificato e un debito pubblico troppo pesante per poter competere al ribasso sui costi.
Quarto: per trattenere le aziende e difendere l'occupazione non servono incentivi che, quando finiscono (come in questa vicenda e come nella decontribuzione), non lasciano tracce; serve piuttosto abbassare strutturalmente costo del lavoro e pressione fiscale, obiettivi che si possono raggiungere solo abbattendo il debito pubblico i cui interessi assorbono l'8,5% della spesa pubblica.
La vicenda Embraco è una cartina al tornasole delle nostre debolezze: invece di gridare al complotto, perché non imparare la lezione?
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