L’odio è antico, ma la tecnologia è moderna: l’esito sono i protocolli dei Savi di Sion nell’epoca della loro riproducibilità tecnica,
Francesco Cundari 13.5. 2025 linkiesta.it lettur2’
scrive Francesco Cundari nella newsletter “La Linea”. Arriva tutte le mattine dal lunedì al venerdì più o meno alle sette
Se negli ultimi giorni avete aperto un qualsiasi social network, e specialmente quella fogna che è diventato twitter da quando non si chiama neanche più così, sapete già di cosa sto parlando. Ne sono lieto, perché mi viene il nervoso solo a parlarne – ma anche questo, il fatto cioè che siamo costretti a parlarne, e il nervoso che ci fa venire, è una parte importante del problema – motivo per cui mi limiterò a riassumere l’essenziale.
E l’essenziale, per come la vedo io, è che il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, è stato costretto a smentire pubblicamente che quella sul tavolo, nello scompartimento del treno in cui viaggiava con il cancelliere tedesco e il primo ministro inglese, davanti a fotografi e telecamere che riprendevano la scena, fosse una busta di cocaina, anziché un fazzoletto. Il problema è che nessun leader democratico può vincere contro un fazzoletto.
Nel momento in cui sei costretto a dichiarare in pubblico di non essere un drogato, è evidente che hai già perso. Il problema è che l’Europa, nel momento stesso in cui tenta di rendersi militarmente e politicamente autonoma per fronteggiare la minaccia russa, si scopre ancora una volta tragicamente permeabile a ogni genere di scorribanda digitale.
E non si tratta solamente delle elezioni, che già non sarebbe poco, ma della stessa convivenza civile, perché lo strapotere delle piattaforme non espone solo intere generazioni a danni cognitivi ormai ampiamente certificati da un’infinità di studi, ma alimenta ogni genere di psicosi e paranoia, producendo concretissime esplosioni di violenza.
Per intervenire, nella direzione indicata ad esempio da Giovanni Perazzoli nel suo articolo su Linkiesta, occorre però prima di tutto superare il formidabile sbarramento costituito da vecchi e nuovi sessantottini convinti che la politica mondiale sia come una grande assemblea di istituto da un lato e dall’altro da liberali sicuri che la mano invisibile di Adam Smith provvederà a sistemare tutto nel modo migliore, nel libero mercato delle merci così come nel libero mercato delle opinioni.
Occorre spiegare a tutti i cinici sapientoni secondo i quali discorsi d’odio, menzogne e propaganda sono sempre esistiti (ma va?) che l’odio è antico, ma la tecnologia è moderna, e l’esito sono i protocolli dei Savi di Sion nell’epoca della loro riproducibilità tecnica. In poche parole, i social network, cioè una gigantesca piattaforma per la produzione, moltiplicazione e diffusione globale di un’infinita varietà di simili manufatti, a cominciare dagli originali (se è lecito parlare di originale per il più clamoroso falso della storia moderna), che mai come in quest’epoca hanno conosciuto un successo davvero planetario.