Il compositore Piersanti stronca Venezi e la sfida su un brano sinfonico

EDITORIALI Meloni “svende” Ita a Lufthansa: evviva!     Se fa l’opposto di quanto ha sempre detto, Giorgia ottiene risultati grandiosi

22 DIC 2022 lettere Direttore ilfoglio.it lettura2’

Al direttore - Assistendo alla replica su YouTube del concerto natalizio offerto dalla presidenza del Senato al popolo italiano che vedeva l’Orchestra Haydn di Bolzano sotto la guida di Beatrice Venezi ho avuto la conferma di quello che ho sempre più pensato guardando le tante esibizioni in rete di questa musicista.

A parte il cattivo gusto di presentarsi a capo di un’orchestra proprio lei, neoeletta consigliera per la musica del ministro, la cosa che trovo seriamente preoccupante, che intendo sottolineare, è la totale assenza di percezione musicale nella direzione e quindi di talento musicale necessario per muovere e rendere espressivi nell’aria i suoni di quella meravigliosa macchina terrestre che è una orchestra sinfonica.

La sconcertante – è proprio il caso di dirlo – esibizione induce e favorisce l’ottundimento del gusto musicale e veicola un livello d’ascolto paurosamente basso confondendo e intimidendo chi, pur amando la musica, non ne possiede sufficiente competenza nel giudizio. Decisamente di pessimo livello gli arrangiamenti delle belle canzoni di Battisti, senza un minimo progetto né capacità interpretativa e con un’orchestrazione insensata e sciatta.

Un tristissimo e cupo regalo di Natale che afferma soltanto il basso livello e la concezione musicale che si fa circolare con incuranza e irresponsabilità spacciandola per “grande arte”.

Questo mio giudizio personale non è un partito preso verso la Venezi, ma il giudizio di un musicista che ha alle spalle 50 anni di vissuto musicale come compositore (www.francopiersanti.com) e ha avuto la fortuna di avere Maestri come Armando Renzi, Nino Rota e Franco Ferrara. E a tutt’oggi ha composto le musiche per 160 film e una cinquantina di spettacoli teatrali, oltre a una cospicua produzione di musica assoluta. Ed è di fronte al dilagare dell’incompetenza e della più pericolosa sottocultura il motivo di questa mia lettera invettiva, contro chi dallo scranno del potere favorisce e promuove eventi del genere.

Sfido la Venezi alla concertazione pubblica con l’Orchestra Haydn di un brano sinfonico del secondo 900. A sua scelta, che non sia l’“Adagio per archi” di Barber ma un pezzo mai da lei e da me eseguito prima.

Franco Piersanti

EDITORIALI Meloni “svende” Ita a Lufthansa: evviva!

REDAZIONE 21 DIC 2022

    

Se fa l’opposto di quanto ha sempre detto, Giorgia ottiene risultati grandios. Il populismo di Meloni & co. su Ita

Edunque anche in questo caso, nel caso di Ita, tocca confidare che Meloni non faccia ciò che diceva Giorgia. Che insomma il rispetto della presunta coerenza venga, di nuovo, sacrificato. Perché la Meloni che oggi, da premier, ha adottato un dpcm per velocizzare, e menomale, le procedure di cessione di Ita, è la stessa Giorgia che, da leader dell’opposizione, si opponeva a ogni ipotesi di vendita e anzi rimproverava a Mario Draghi la volontà di “liquidare un pezzo della nostra identità”, arrivando perfino a sostenere che “la sovranità prevista dalla Costituzione si compone di tanti tasselli, tra cui la libertà di volare autonomamente, proprietari dei propri interessi, capaci di salvaguardare una delle tradizioni aviatorie più prestigiose del mondo”. E c’è di più. Perché la Meloni che ora propende per un accordo con Lufthansa è la stessa Giorgia che il 14 ottobre 2021 celebrava l’ultimo volo di Alitalia dicendo che l’idea di “svendere domani ai tedeschi di Lufthansa” era l’approdo naturale delle politiche scellerate della sinistra, di Draghi e del management di Ita.

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