Ecco la rete di finanziatori che sostiene i … antivaccinisti
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Un fenomeno mediatico, quello dell'antivaccinismo, che ha alle spalle importanti sostenitori. Per esempio i ricchissimi coniugi Selz, i quali attraverso la propria fondazione di famiglia hanno donato negli anni oltre 28 milioni di dollari per la causa
ENRICO BUCCI 18.11. 2020 ilfoglio.it lettura3’
Nonostante la speranza di ottenere presto vaccini efficaci attragga buona parte della popolazione, in Italia come nel resto del mondo, una quota crescente di persone dichiara di essere contraria alla vaccinazione contro Sars-CoV-2, ove il vaccino si rendesse disponibile. Come spiegato in un recente articolo su Lancet, a seconda del paese tra il 70 per cento e il 90 per cento della popolazione è convinta dei benefici del vaccino; ma la restante frazione, che comprende sia gli oppositori alla profilassi sia gli indecisi, può non essere trascurabile per bloccare la circolazione del virus vaccinando tutti gli altri. Inoltre, come riferito dal citato articolo su Lancet, gli antivaccinisti sembrano essere molto meglio organizzati e molto più connessi agli indecisi di quanto non siano i sostenitori dei vaccini, istituzioni comprese; dunque essi sono potenzialmente in grado di crescere più rapidamente, sottraendo terreno alle campagne di vaccinazione.
Perché, nonostante gli evidentissimi danni alla salute e alla vita delle persone, il movimento antivaccinista resiste? Perché, in realtà, esso ha alle spalle un’organizzazione mondiale ben identificabile, con proprie icone e propri finanziatori che continua a influenzare e investire denaro nella mitologia antiscientifica che vuole identificare nei vaccini e nei loro sostenitori uno dei principali pericoli per l’umanità. Questa organizzazione non è rimasta a guardare nemmeno durante la pandemia del Covid-19, anzi ha galvanizzato i propri seguaci e forse ha in qualche caso persino guadagnato terreno. Per fare un esempio, consideriamo l’iconico “dottor” Andrew Wakefield, l’ex medico che, a partire da sue forti convinzioni personali e da qualche studio debole, ha via via deviato verso la frode scientifica e l’imbroglio per vantaggio personale, fino a diventare il capo riconosciuto dell’antivaccinismo mondiale, nonostante il suo fraudolento articolo sulla correlazione autismo-vaccini sia stato demolito e la frode scoperta e denunciata.
Ebbene costui, che grazie al suo fascino di comunicatore e alla pseudoscienza ha ottenuto ricchezza, fama e persino le grazie della supermodella e imprenditrice Elle Macpherson, antivaccinista convinta, è uno di quelli che va in giro sostenendo che Sars-CoV-2 è meno pericoloso di un’influenza stagionale, e che in realtà tutto si riduca a una cospirazione ordita per distruggere la vita e la libertà delle persone, fino a dichiarare che in ogni caso sarebbe meglio morire (di Covid-19) piuttosto che vivere una vita da schiavi. Come si vede, egli fa risonare tutte le corde necessarie ad attirare un vasto pubblico di cospirazionisti, libertari e altre specie del variegato zoo negazionista; in cambio, naturalmente, può permettersi di mantenere la sua vita di celebrità ben stipendiata, grazie ai cospicui finanziamenti e agli oboli che gli arrivano numerosi da importanti sostenitori di questo fenomeno mediatico. Quali sostenitori? Per esempio i ricchissimi coniugi Selz, i quali attraverso la propria fondazione di famiglia hanno donato negli anni oltre 28 milioni di dollari per la causa antivaccinista.
Solo nel 2016, costoro donarono 848 mila dollari a due organizzazioni guidate da Wakefield, che negli anni è riuscito a ottenere da Bernard e Lisa Selz qualcosa come 1,6 milioni di dollari attraverso il finanziamento delle sue varie organizzazioni. I Selz sono fra i primi 16 finanziatori dell’.. pellicola “Vaxxed” realizzata da Wakefield per promuovere il proprio brand e le proprie idee. Non che i Selz si servano sempre di Wakefield per promuovere l’antivaccinismo: Lisa Selz è il presidente della “rete di Azione per il Consenso Informato” (Ican), un prominentissimo gruppo di antivaccinisti globali, a cui i Selz hanno fatto numerose donazioni. Ecco perché, anche durante una pandemia, gli antivaccinisti non tacciono e anzi cercheranno ogni falla nelle sperimentazioni, nella distribuzione e nella vaccinazione delle popolazioni per rafforzare la propria narrativa. Attenzione, dunque, ad annunci prematuri o troppo ottimisti sui vaccini, come quelli di questi giorni: la scienza funziona e il vaccino sembra proprio che arriverà, ma la comunicazione non deve cadere nella trappola dell’entusiasmo.